Stamattina a Palazzo Marino è andato in scena un incontro tra il sindaco Sala e i vertici del Milan, incluso Cardinale: si è parlato di stadio.
Gerry Cardinale fa sul serio per il nuovo stadio del Milan e si sta occupando in prima persona di questo tema. Poche settimane fa era stato a Milano per incontrare il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della regione Attilio Fontana. Nelle scorse è tornato in Italia per nuovi colloqui.
Stamane il fondatore di RedBird Capital Partners si è recato nuovamente a Palazzo Marino per un confronto con Sala. Assieme a lui anche il presidente rossonero Paolo Scaroni e l’amministratore delegato Giorgio Furlani. Si è discusso della possibilità che il club costruisca il nuovo impianto sportivo nella zona de La Maura, dove domenica c’è stata una protesta da parte dei residenti. Non sarà semplice realizzare lì il progetto, anche a causa di alcuni vincoli e dell’opposizione di una parte della politica locale.
La cosa che sembra ormai certa è che il Milan voglia fare da solo, senza l’Inter. I piani per uno stadio condiviso in zona San Siro sembrano naufragati. Cardinale ritiene che per la società rossonera sia meglio avere un impianto proprio, lo ha detto in modo chiaro nelle settimane scorse. Sala, al termine del summit odierno, si è così espresso: “Il Milan conferma la volontà di procedere su La Maura. Prendo atto del loro interesse. In due settimane possono presentare un progetto di massima e quanto richiesto sul piano formale per avviare il procedimento“.
Il sindaco ha anche aggiunto: “Per prima cosa ho chiesto di confermare formalmente che non intendono procedere con il progetto dello stadio vicino San Siro. Ora ciò che serve è un progetto. Passaggio in Consiglio Comunale? Senz’altro. Ma il problema non è solo questo, ma anche nel Parco Sud. Per questo ho chiesto di esprimere un reale interesse. Lì c’è un’area verde molto importante, cosa ne resterà?. Mi serve un progetto per poi avviare le verifiche“.
Il Milan ha come priorità rimanere a Milano e spera di poter realizzare lo stadio nell’area de La Maura. Ma sul tavolo ci sono anche delle alternative. Quella più conosciuta è Sesto San Giovanni, dove da tempo il sindaco Roberto Di Stefano si è detto felice della prospettiva di ospitare la squadra rossonera.
C’è l’ampia area ex Falck sulla quale l’impianto sportivo può essere costruito. Il terreno è di proprietà di Hines, società immobiliare americana. Secondo le recenti indiscrezioni, sarebbe in corso una diatriba con Intesa San Paolo, banca che è tra i finanziatori dei progetti di riqualificazione di quella zona.
Altre opzioni spesso menzionate sono San Donato Milanese e Rozzano. Se dovesse saltare la possibilità di costruire la struttura a La Maura, il Milan sarà costretto a migrare fuori Milano. Da tempo sono stati avviati degli studi per individuare la soluzione migliore per il futuro del club. Il Giorno scrive che in questi giorni sono in programma diversi incontri sul territorio, in città e fuori città per valutare le diverse ipotesi.