Intervista dal ritiro della Svezia a Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan che è tornato anche a giocare nella sua Nazionale.
Chi lo vedeva ormai come un calciatore finito, lontano dai fasti di un tempo, ha dovuto ancora una volta ricredersi. L’immortale Zlatan Ibrahimovic è tornato e ha ancora voglia di fare.
Non solo il ritorno in campo con il Milan dopo l’intervento al ginocchio della scorsa estate. Ibrahimovic è anche stato nuovamente convocato dalla sua Nazionale, la Svezia, che lo considera un vero e proprio leader a 41 anni di età.
Ibra ha parlato proprio dal ritiro della squadra svedese, in attesa di affrontare le prime sfide di qualificazione europea nel mese di marzo. Il solito leone ruggente, con la grinta da vendere e che segue regole non scritte per restare al top.
Ibrahimovic non cambia: “Non mollo, le sfide mi danno adrenalina”
La chiacchierata con la Gazzetta dello Sport parte dallo scorso anno, dallo Scudetto vinto e dagli interventi al ginocchio: “Sarebbe stato troppo facile vincere e poi smettere. Davvero troppo facile. Mi sono operato tre volte in questi 14 mesi. C’è stato un momento in cui il ginocchio non migliorava, ero nel tunnel, non vedevo la luce. Poi, finalmente, le cose hanno cominciato ad andare sempre meglio. Mollare? Io non mollo. Le sfide mi danno adrenalina. Anche voi giornalisti, fin da quando ero giovane, avete scritto e detto di me che ero troppo diverso, casinista, egocentrico. Di tutto. Mi avete aiutato e lo state ancora facendo. Ho sempre questa voglia dentro me di far vedere a chi dubita che si sbaglia”.
Sull’ennesimo record superato: “Sono stato celebrato per il gol con il Milan più vecchio della Serie A, ma io non voglio i record perché sono vecchio. Li voglio perché sono io, per quello che faccio. Sempre queste domande sulla mia età…”.
Zlatan non ha ancora deciso il suo futuro: “Ho tante offerte. Ma non ci voglio ancora pensare perché per ora mi vedo soltanto come un giocatore. Tutti mi chiedono come sto, ma dovreste chiedere ai ragazzi di 20 anni cosa pensano, visto che io sto ancora a giocare con loro”.
Sul ritorno in Nazionale: “Ieri quando stavo cenando con la squadra ho guardato i ragazzi e gli ho detto ‘Voi penserete che sono scemo, che ci faccio qua alla mia età? Però vedrete come vola il tempo, come vola la vita. Anche voi quando sarete vicino ai 40 anni avrete paura di smettere di giocare. Avrete quasi panico. Quindi vi dico di godere e apprezzare quello che state vivendo’”.
Di padre in figlio: Maximilian Ibrahimovic il futuro del Milan
Una bellissima immagine quella spuntata da Milanello qualche settimana fa: Zlatan Ibrahimovic intento ad allenarsi con il figlio Maximilian, talento 17enne che gioca nelle giovanili del Milan.
“È un sogno per un padre, no? Giocare insieme a tuo figlio. Lui era super carico e mi ha detto che mi sarebbe entrato duro se ci fosse stato un duello tra di noi! Quindi ho detto a Pioli di metterci nella stessa squadra. Meglio… Come gioca? Se chiedi a lui, non ha preso niente da me. Se chiedi a me, ha preso tutto da me” – ha detto un orgoglioso Ibra.