A breve Gerry Cardinale sarà di nuovo a Milano: ovviamente è lo stadio la priorità del suo viaggio, ci sono più aree in ballo.
Il progetto stadio è fondamentale per il futuro del Milan, non è una novità. Purtroppo, ancora non si sa dove verrà realizzato il nuovo impianto. I piani fatti con l’Inter su San Siro non sono definitivamente naufragati, ma il club rossonero in questo momento sta lavorando per fare da solo.
La priorità è rimanere a Milano ed è stata individuata l’area de La Maura come possibile luogo per costruire l’impianto sportivo. Tuttavia, c’è una grande opposizione di una parte della politica locale e anche dei cittadini che vivono in quella zona. Domenica c’è stata una protesta che ha coinvolto diverse persone, che hanno realizzato una sorta di “catena umana” per esprimere il loro dissenso rispetto all’eventualità che lì venga costruito uno stadio.
Restare in città appare abbastanza complicato e non bisogna escludere che alla fine il club decida di trasferirsi in comune vicino a Milano. Ci sono più opzioni al vaglio e tra non molto verrà fatta una scelta definitiva.
Gerry Cardinale torna in Italia per lo stadio
Oggi La Gazzetta dello Sport rivela che Gerry Cardinale farà ritorno a Milano, dove era già stato poche settimane fa. Nei prossimi giorni sarà in città per occuparsi nuovamente del progetto stadio, questa sarà la priorità del suo viaggio. Entro aprile il Milan vorrebbe decidere dove costruire il proprio impianto sportivo.
Nelle ultime settimane ha studiato l’area de La Maura, ma ci sono anche altre opzioni sul tavolo. Una è l’ex area Falck di Sesta San Giovanni, dove è in corso una battaglia multimilionaria tra l’attuale proprietaria Hines e Intesa, la banca che guida il gruppo di finanziatori. La questione deve essere risolta, altrimenti per il Milan diventerebbe complicato accelerare su quella zona.
Rimangono in corsa anche le ipotesi San Donato Milanese e Assago-Rozzano. L’area di proprietà della famiglia Cabassi viene presa in considerazione anche dall’Inter. Cardinale e i suoi collaboratori stanno valutando ogni possibilità. Il fatto che il fondatore di RedBird Capital Partners sia sceso in campo in prima persona è un segnale della volontà di velocizzare il processo. Non dovrebbe tardare la decisione del Milan sulla zona in cui verrà costruito il nuovo stadio. Vedremo se già entro la fine di marzo ci saranno comunicazioni di carattere ufficiale. Intanto sarà interessante conoscere l’esito del viaggio dell’imprenditore italo-americano a Milano.