Maldini e Pioli sotto osservazione in vista del prossimo futuro. La loro permanenza al Milan secondo la ‘rosea’ è tutt’altro che scontata.
La stagione attuale del Milan è un vero paradosso. Da un lato la squadra rossonera sta facendo benissimo in Champions League, avendo ottenuto con merito la qualificazione ai quarti di finale della competizione europea.
D’altro canto la formazione di Stefano Pioli sta balbettando non poco in campionato. Al momento il Milan è quarto, ma viene da settimane davvero deleterie, con tanto di sconfitte shock in trasferta sui campi di Firenze e Udine.
Motivo per cui i prossimi e finali mesi della stagione in corso saranno duri e determinanti. Anche in prospettiva futura, visto che il Milan che verrà non è così scontato, soprattutto dal punto di vista di gestione tecnica e societaria.
Secondo quello che riporta la Gazzetta dello Sport, la costruzione del Milan della prossima stagione passerà dunque dai risultati. Ai rossoneri si chiede di raggiungere due traguardi importanti e prestigiosi, anche dal punto di vista economico.
Ovvero superare il Napoli ai quarti di finale di Champions League e soprattutto accedere alla coppa dalle grandi orecchie tramite campionato, dunque chiudendo la stagione tra le prime 4 squadre italiane.
Obiettivi che, qualora fossero cannati, rischiano di modificare i progetti futuri. In vista della stagione 2023-2024 potrebbe avvenire una rivoluzione, dettata e voluta dal patron Gerry Cardinale. L’uomo d’affari italo-americano metterebbe in discussione diversi elementi dello staff tecnico e del management.
Anche il futuro di Stefano Pioli in panchina e del duo Maldini-Massara in dirigenza sarebbe a rischio. Figure sotto osservazione, visto che il Milan attuale è frutto del loro lavoro e delle rispettive intuizioni, di campo e di mercato. Il fallimento dei suddetti obiettivi porterebbe ad un clamoroso addio di queste figure, ad un solo anno dalla conquista dello Scudetto 2022.
I risultati recenti un po’ deludenti hanno messo infatti in discussione sia Pioli, accusato di essere poco incline a riportare fiducia ed entusiasmo nel gruppo dopo le prime difficoltà, sia Paolo Maldini reo di aver gestito la scorsa sessione di calciomercato estivo in maniera improduttiva.
Eppure al momento, sia mister Pioli che Maldini sono coperti da contratti piuttosto lunghi e ancora attivi. Il tecnico emiliano lo scorso anno è stato premiato con un rinnovo fino al giugno 2025, dunque per altre due sicure stagioni. Un premio per lo Scudetto vinto che però potrebbe essere annullato in caso di decisioni ferree di RedBird.
A giugno 2024 invece scadrà l’accordo tra Milan e Paolo Maldini. Il direttore dell’area tecnica aveva espresso qualche perplessità sui ritardi nel rinnovare il proprio contratto la scorsa estate. Non è detto che tali titubanze possano essere il segnale di un prossimo addio, soprattutto se i risultati del Milan non fossero quelli desiderati.