L’allenatore dei rossoneri è pronto a valutare una nuova modica alla struttura tattica dopo la brutta prestazione contro i friulani
Ieri sera contro l’Udinese di Sottil il Milan ha perso la seconda partita di fila in trasferta in campionato. Negli ultimi tre turni i rossoneri hanno ottenuto un solo punto e ora la classifica rischia di complicarsi per la corsa al quarto posto.
La squadra di Stefano Pioli è tornata a mostrare delle difficoltà in campo, sia a livello difensivo che offensivo, e ora le certezze dell’ultimo mese rischiano di essere nuovamente messe in dubbio. Il Diavolo era stato bravo a rialzarsi dopo il terribile mese di gennaio e la mossa tattica dell’allenatore aveva decisamente portato i suoi frutti.
Il passaggio alla difesa a tre aveva prima riportato i risultati positivi e, dopo qualche settimana, anche delle prestazioni convincenti, tra le quali quelle in Champions League con il Tottenham. Ora però sembra che il giocattolo si stia rompendo nuovamente perché contro i friulani le lacune sono state davvero troppe. “Non stiamo pensando ai quarti – ha specificato Pioli a fine gara – Non è questione di coperta corta, ma di livello di prestazione. Le preoccupazioni ci sono sempre ma ora dobbiamo sfruttare la sosta”.
E la sosta potrebbe servire magari per rivedere qualcosa dal punto di vista tattico. I cambi di un mese fa e il passaggio alla difesa a tre aveva dato i suoi frutti all’inizio ma ora sembra che l’incantesimo si sia spezzato di nuovo.
Il Diavolo è tornato ad essere poco pericoloso in zona gol e a subire tante occasioni dai suoi avversari. Pioli ha specificato inoltre: “Pochi gol? Credo che nelle altre abbiamo costruito ma concretizzato poco. Stasera invece abbiamo giocato sotto ritmo. Quando sono entrati Rebic e Krunic siamo tornati al 4-2-3-1, non siamo riusciti a mettere ciò che sappiamo fare in campo. Leao? Gli ho chiesto di essere un attaccante: il problema è che quando si allontana troppo dalla porta diventa difficile”
L’idea di un nuovo cambio modulo è già nella testa del tecnico rossonero, che lo ammette senza troppi problemi: “Ci sta che possiamo tornare (alla difesa a 4), valuteremo tutto. Dipenderà tanto dalle nostre condizioni, faremo tutto il necessario per giocare un calcio che ci piace e che siamo in grado di fare”.
Le soluzioni ci sono e il Milan deve solo trovare quella giusta per ripartire. La chiave è quella di aumentare la pericolosità offensiva senza perdere equilibrio e concedere troppo agli avversari. Il ritorno alla difesa a quattro potrebbe ripresentare gli stessi problemi di gennaio e per questo è necessario fare un’accurata valutazione sulle giuste posizioni in campo. Il 4-3-3, in questo senso, con un giocatore come Krunic insieme a Tonali e Bennacer in mediana, potrebbe permettere alla squadra di recuperare i soliti principi senza sbilanciare eccessivamente la squadra.