Sarà Milan contro Napoli il quarto di finale di Champions League, una sfida difficile ma stimolante come l’hanno definita Massara e Pioli. Scopriamo insieme come giocano gli azzurri e qual è il loro punto di forza
Poco fa l’urna di Nyon ha dato il proprio responso. Il Milan, approdato ai quarti di finale di Champions League dopo aver superato il Tottenham, affronterà una sfida molto complicata.
Il prossimo turno vedrà la squadra di Stefano Pioli contro il Napoli, in un derby tutto italiano. Le partite si giocheranno entrambe nel giro di una settimana: dopo la sfida di campionato del prossimo 2 aprile, le due squadre si ritroveranno a San Siro il 12 aprile (alle ore 21:00) e al Diego Maradona di Napoli il 18 aprile (stesso orario).
Il Napoli è la rivelazione di questa stagione: sarà a breve campione d’Italia, grazie ad un incredibile vantaggio in classifica, e in Champions ha fatto un percorso quasi netto. Arriva ai quarti dopo aver scherzato sia all’andata che al ritorno contro l’Eintracht e adesso parte da favorito in questo scontro coi rossoneri. Non è difficile scoprire i segreti del Napoli perché è una squadra che ormai conosciamo benissimo. Ma proviamo insieme ad approfondire quali sono le insidie maggiori per il Milan.
Il Napoli primo in classifica e vera sorpresa del calcio italiano ed europeo sarà dunque l’ostacolo del Milan di Pioli nei quarti di finale di Champions League. Una macchina da guerra che ha sorpreso tutti, visto che la scorsa estate la società ha stravolto l’anima della rosa, perdendo leader carismatici e ingaggiando diversi giovani ancora poco conosciuti ai tempi.
Un avversario ostico che quest’anno ha già battuto il Milan a San Siro, in una delle poche partite però in cui è andato davvero in difficoltà in questa stagione. Solo un gol episodico come quello di Simeone (su disattenzione di Tomori) ha regalato i tre punti immeritati agli azzurri,
Lo schema di gioco del Napoli, come tutti sanno, è il 4-3-3, a differenza del 4-2-3-1 utilizzato lo scorso anno (con qualche variazione solo nei mesi finali). In estate c’è stata la rivoluzione con gli addii delle bandiere Ospina, Koulibaly, Mertens ed Insigne e li ha rimpiazzati con giovani sconosciuti che poi si solo rivelati straordinari.
Il d.s. Giuntoli ha regalato a Spalletti una squadra giovane, tecnica e funzionale, messa perfettamente in campo, con Lobotka uomo di ordine e governo in mezzo al campo, vero e proprio fulcro della manovra. Spesso sottovalutato ma lo slovacco ha grandi meriti per questo tipo di gioco. Un gioco che ha portato il Napoli a dominare il campionato a quota 68 punti, a ben 20 lunghezze di vantaggio dal Milan terzo e 18 sull’Inter seconda.
Questa la formazione tipo del Napoli:
Meret; Di Lorenzo (C), Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano (Politano), Osimhen, Kvaratskhelia.
Impossibile non parlare della coppia offensiva più letale della Serie A e di tutta Europa. Ma è Kvicha Kvaratskhelia la sorpresa in assoluto più clamorosa.
Il georgiano, arrivato come colpo a sorpresa la scorsa estate, è costato solo 10 milioni di euro. Ma Kvara ha da subito sorpreso tutti con giocate ad effetto, tecnica eccezionale e gol fenomenali. Ha ammattito da solo la difesa del Liverpool nella fase a gironi, così come qualsiasi avversario incontrato in Italia e in Europa in questi mesi. Il continuo confronto con Leao (pur essendo giocatori completamente diversi), ad oggi, è purtroppo impietoso. I numeri dell’ex Rubin Kazan sono clamorosi: 13 gol e 15 assist fanno del georgiano l’uomo più importante e decisivo della rosa, senza però dimenticare il finalizzatore, anche lui straordinario per forza, cattiveria agonistica e… numeri.
Osimhen è alla seconda stagione in maglia azzurra. La sua maschera da supereroe è ormai iconica, così come il modo spericolato di buttarsi in area avversaria da dominatore puro. 23 gol stagionali, di cui 4 in Champions League (ha segnato tre gol fra andata e il ritorno all’Eintracht). Un giocatore che non eccelle in qualità tecnica ma che fa della fisicità e della voglia di fare gol i suoi punti di forza. Un attaccante letale che a fine stagione potrebbe però lasciare Napoli per realizzare il suo sogno: la Premier League. De Laurentiis, ancora una volta, è pronto a leccarsi i baffi.