Ancora molto critico con il Milan e con Stefano Pioli l’ex milanista Antonio Cassano. Il talento barese non apprezza il gioco rossonero.
Il Milan ha perso lunedì sera una grande occasione, quella di ritrovare il secondo posto in classifica in Serie A, mettendosi in una posizione di vantaggio nella corsa alla Champions League.
Scialbo e deludente l’1-1 interno con la Salernitana, che ha sottolineato come la squadra di Stefano Pioli stia mancando troppe opportunità e perda tanti punti per strada, anche quando le cose sembrano mettersi nel verso giusto.
Dopo l’iniziale vantaggio di Olivier Giroud il Milan si è fatto rimontare dalla rete di Dia e ha sprecato nel finale le occasioni per riportarsi avanti. Non sono mancate le critiche alla gestione di Pioli, sia per la formazione schierata che per i cambi in corsa.
Inevitabile, dopo l’1-1 con la Salernitana, è arrivato il commento critico e avvilente di Antonio Cassano sulla prova del Milan. L’ex fantasista barese, con un passato anche in rossonero, non le ha mandate a dire.
Come capita spesso, Cassano è sembrato molto severo con Pioli per le poche idee di gioco mostrate a gara in corso: “Secondo me il Milan ha fatto molto molto male per tutti i 90 minuti. Ogni volta che la Salernitana ripartiva poteva fare gol. Maignan è stato miracoloso nel primo tempo in due occasioni. Non ho visto organizzazione di gioco. Gli ultimi 20 minuti lanciavano la palla ‘in the box’, come facevano gli inglesi vent’anni fa. La Salernitana, invece, mi è piaciuta tanto perché sviluppava gioco”.
Le parole di Cassano alla Bobo TV sono critiche soprattutto sulle scelte tattiche di Pioli: “Da quando ha cambiato metodo di gioco non è più il Milan che abbiamo amato e lodato in questi 3 anni. Ha fatto buone partite, ma sono d’accordo con Sacchi, che ha detto che Pioli ha cambiato la sua idea di gioco sconfessando il miracolo degli ultimi tre anni, ha avuto paura cancellando ciò che di buono aveva fatto”.
Anche Daniele Adani, altro protagonista della Bobo TV, non ha lesinato commenti negativi: “Non bastano 10-11 giocatori di livello e di esperienza per vincere, serve un gioco corale e idee importanti. Paulo Sousa con la sua Salernitana ha continuato a giocare con la sua idea pure andando sotto”.