Il Milan è chiamato a ritrovare il suo miglior Leao per dare la caccia ai primi quattro posti che valgono la Champions League: tra nuovo modulo e contratto, il punto
C’è ancora lui sulle prime pagine dei quotidiani sportivi dedicate al Milan. Anche stamani è Rafael Leão il protagonista assoluto.
Dopo il pareggio contro la Salernitana, l’attaccante portoghese, più che mai, è finito nel mirino della critica. Il gol non arriva dallo scorso 14 gennaio, quando il Diavolo pareggiò in rimonta contro il Lecce. Il Milan giocava ancora con il 4-2-3-1 e non era stato totalmente sommerso dalla crisi.
Arrivarono dopo le batoste pesanti e umilianti in Supercoppa, contro l’Inter, e in campionato contro Lazio e Sassuolo. Poi c’è stata la svolta, con il passaggio alla difesa, utile a ricompattare un Milan smarrito e troppo debole fisicamente e mentalmente. Dal match vinto contro il Torino è nato un nuovo Milan. Un Milan che soffre e ottiene la vittoria con le unghie e con i denti. Un Milan capace di ottenere un’insperata qualificazione ai quarti di finale di Champions League.
Leao smarrito
Un Milan che però fatica terribilmente a trovare il gol con il suo giocatore più forte, Rafael Leão. Il portoghese con il nuovo modulo gioca in una posizione più centrale. Ha di fatto perso la sua comfort zone, quella fascia sinistra in cui è riuscito a fare la differenza. Pioli continua a ripetere che Leao è libero di trovarsi la posizione, quella che ritiene migliore per fare la differenza. Appare evidente, però, che non abbia capito come fare.
Leao, così, si è smarrito e da quando il Milan ha cambiato modulo, ha messo a segno solamente un assist, quello per il gol del 2 a 0 di Messias, contro l’Atalanta. Non riuscendo a fare la differenza è finito sotto accusa il suo atteggiamento, quasi svogliato. Leao non appare mai davvero sul pezzo e quando va al tiro in porto è sempre poco convinto.
Lasciarlo in panchina, però, non appare la soluzione migliore e sono i numeri a dirlo. Quando Leao non c’è il Milan non sa vincere. Toccherà, dunque, a Pioli ridargli quella serenità per farlo rendere al meglio. La squadra rossonera ha bisogno di lui per conquistare uno dei primi quattro posti che valgono la Champions League. Senza il miglior Leao si fa fatica.
Rinnovo
Una mano importante, chiaramente, può arrivare anche dalla trattativa. Dalle parti di Casa Milan ci dicono che i dialoghi tra le parti non sono mai cessati. L’ottimismo non è venuto meno ma la fumata bianca non è ancora arrivata. Chissà che entro marzo non arrivi un nuovo contatto diretto tra le parti – come ipotizza La Gazzetta dello Sport stamani – che dia una svolta alla trattativa. Avere le idee chiare prima dell’estate sarebbe auspicabile.