Ieri in Juve-Sampdoria è andato in scena un intervento irregolare di Adrien Rabiot che farà sicuramente discutere. E che ai milanisti ricorda qualcosa.
Sembra incredibile ed inspiegabile come oggigiorno, in epoca di Var, certe distrazioni arbitrali continuino a fare capolino nelle partite della nostra Serie A.
L’ultimo episodio controverso è giunto ieri sera, durante il match tra Juventus e Sampdoria. La squadra di Massimiliano Allegri ha meritatamente vinto per 4-2, ma non senza una macchia dovuta alla decisione dell’arbitro Prontera.
Il gol del momentaneo 3-2, che ha riportato la Juve avanti dopo la parziale rimonta degli ospiti, sarebbe viziato da un fallo di mano abbastanza evidente di Adrien Rabiot, certificato proprio dalle immagini (che a quanto pare il Var non ha visto). Un episodio che ricorda tantissimo quello di un anno fa in Milan–Udinese.
Il mani di Rabiot ed il silenzio del Var: come Milan-Udinese
Nell’azione in questione, accaduta al 64′ minuto di Juventus-Sampdoria, Rabiot viene servito in area ospite da un tocco di Fagioli. Il francese, prima di scaricare il suo sinistro vincente all’angolino, sembra controllare il pallone con il braccio sinistro.
Il replay sembra certificare il tutto, visto che alcune immagini laterali mostrano Rabiot stoppare la palla con un movimento volontario delle braccia. Fatto sta che né il signor Prontera, né l’assistente al Var Di Bello hanno ravvisato nulla, nell’incredulità della Sampdoria e di molti telespettatori.
Una situazione che ai milanisti ha ricordato quanto accaduto lo scorso campionato, una delle tante sviste arbitrali subite (forse la più clamorosa dopo il gol di Messias contro lo Spezia). Stiamo parlando a Milan-Udinese 1-1 del 25 febbraio 2022.
In quel caso il fallo di mano, incredibilmente non visto dall’arbitro Marchetti e da Guida al Var, causò il gol del pareggio friulano di Destiny Udogie. Il terzino ospite, in un’azione concitata nell’area milanista, spinse direttamente in rete la sfera con un tocco di mano sinistra. In campo se ne accorsero tutti, a partire dallo stesso Udogie, che stentava ad esultare perché consapevole di averla presa col braccio (come accaduto anche a Rabiot ieri).
Milan 1-1 Udinese 2021/22
Arriviamo all’anno scorso: in Milan-Udinese trova il primo gol in A anche Destiny Udogie, gol alquanto discusso: tutt’ora non si capisce se la colpisce col braccio o meno.. la quasi “non esultanza” del giocatore lascia più di qualche dubbio.. pic.twitter.com/8m7sSdDqJT
— Counz (@stevecounz) November 16, 2022
Incredibilmente anche in quel caso, forse più grave ed evidente di quello di Rabiot, la rete di Udogie fu convalidata nonostante il Var. Una pecca che speravamo di non vivere più, invece il nostro sistema arbitrale ed i rispettivi protagonisti continuano a fallire clamorosamente. All’epoca la spiegazione fu che non c’erano immagini chiare a disposizione per dire con certezza che Udogie l’avesse presa di mano, e lo stesso dovrebbe vale anche per Juve-Samp. Una giustificazione che, ovviamente, non ha alcun senso.
Udogie e la confessione del gol di mano
“Ho aspettato a esultare perché ho visto il guardalinee indeciso, quindi non ero convinto. Mi è andata bene” – disse Udogie al termine di Milan-Udinese. Parole che in qualche modo confessarono il tocco malandrino del terzino friulano. Nonostante ciò i rossoneri persero due punti rilevanti.
Nessuna dichiarazione da parte di Rabiot ieri sera al termine di Juve-Sampdoria in merito al controllo di braccio. Ma più che i calciatori a confessare, dovrebbero essere arbitri ed assistenti a lavorare con maggiore decisione e occhio.