L’ex centrocampista rossonero ha spiegato nell’intervista la distanza tra la filosofia del suo vecchio club e di quello in cui gioca ora
La scorsa estate Franck Kessie ha salutato il Milan dopo cinque stagioni per trasferirsi in Spagna, al Barcellona. Il centrocampista ivoriano se ne è andato a parametro zero al termine del proprio contratto con il Diavolo per fare una nuova esperienza in Liga.
Dopo un periodo iniziale particolarmente difficile nel club catalano, pian piano l’ex rossonero sta iniziando ad ambientarsi e si sta ritagliando uno spazio importante agli ordini del tecnico Xavi. Fino a questo momento Kessie ha totalizzato 30 presenze complessive e messo a segno anche due reti, ai gironi di Champions League contro il Viktoria Plzen e in Copa del Rey contro il Ceuta.
Il classe 96′ si è raccontato ai microfoni di Sport e ha spiegato come, attraverso il lavoro e la sua mentalità, è stato capace di inserirsi all’interno del meccanismo dei blaugrana e a superare i primi mesi complicati, nei quali ha giocato molto poco: “Ora è cambiata la continuità di lavoro e la fiducia dell’allenatore e dei miei compagni. Adesso è il momento di continuare così e di lavorare sodo. L’obiettivo è avere altre chance e mantenere la fiducia del tecnico”.
Rossoneri e blaugrana, due filosofie diverse con lo stesso obiettivo
Al quotidiano spagnolo Kessie ha rivelato anche alcune sostanziali differenze tra il Milan e il Barcellona, due filosofie molto distanti l’una dall’altra. Fra i tanti temi toccati dal 26enne c’è stato anche questo ed ecco le sue dichiarazioni a riguardo.
L’ex Milan spiega: “Direi che sono due molti molto diversi di giocare e di capire il calcio. Qui vedete che è molto più tecnico. L’obiettivo è vincere, sì, ma non in qualsiasi modo. Bisogna farlo giocando bene, mantenendo un’identità, curandoti del pallone”. Tutti conoscono ovviamente la maniera in cui intendono il calcio a Barcellona e chiaramente anche lui non ha potuto fare a meno di notare questa forte differenza.
Le caratteristiche di Kessie non si sposano alla grande con la filosofia blaugrana, ma ogni squadra ha bisogno di muscoli a centrocampo. In alcuni momenti della partita serve infatti anche fisicità e Kessie ne ha da vendere, per raggiungere l’obiettivo finale che è sempre lo stesso ovunque. “A Milano era diverso, molto più diretto: la cosa principale era il risultato. Quello che non cambia è che in entrambi i club devi vincere, ovviamente”.