Numeri completamente differenti per il Milan e per la sua difesa con Mike Maignan tra i pali, rispetto a quando il francese era infortunato.
Uno dei motivi per cui il Milan in questo periodo, a parte la caduta di Firenze, appare maggiormente solido e compatto risiede sicuramente nel ritorno in pianta stabile del proprio numero uno titolare.
Mike Maignan finalmente, dopo tanti mesi ai box, è tornato a guidare la retroguardia del Milan. Il portiere francese ha superato i gravi problemi fisici e si è ripreso il posto tra i pali senza troppi affanni.
Non è un caso se Maignan, al suo primo anno milanista, abbia stupito tutti. Raccogliendo l’eredità pesante di Gigio Donnarumma non ha avuto problemi a far dimenticare l’ex rossonero. Prestazioni super per l’ex Lille che hanno coinciso con la vittoria del 19° Scudetto milanista.
Milan, statistiche in positivo con il rientro di Maignan
C’è un Milan con e un Milan senza Maignan. Con tutto il rispetto per Ciprian Tatarusanu, secondo portiere forse un po’ troppo severamente criticato da tifosi e media, la presenza del francese consente alla squadra di giocare con maggiore tranquillità.
Lo dice la personalità super di Maignan, ma anche i numeri. Con il francese tra i pali il Milan ha subito solamente 10 reti in 9 partite stagionali, che equivalgono ad una media di 1,14 gol a partita.
🧤 Milan’s record since they signed Maignan:
With him: 51 games, 30 wins, 12 draws, 9 losses
Without him: 32 games, 17 wins, 5 draws, 10 losses
The difference is clear ⭐ pic.twitter.com/izLEqdTm0b
— Italian Football TV (@IFTVofficial) March 9, 2023
Inoltre Maignan vanta tre clean sheet ed anche un rigore parato fino ad ora. Numeri pienamente in linea con la scorsa trionfale stagione, quando il Milan subì con il classe ’95 in porta solo 22 reti in 32 partite. In totale quest’anno il portiere ha subito solamente 12 gol in 12 partite tra tutte le competizioni, il che la dice lunga sull’importanza del suo rientro.
L’esempio lampante dell’importanza di Maignan si è vista in Tottenham-Milan di mercoledì. Porta inviolata (come all’andata del resto) ma con un intervento decisivo e reattivo all’ultimo minuto su Kane degno di un portiere di personalità e spessore.
La differenza con il collega Tatarusanu
Diversi i numeri con Tatarusanu tra i pali. Il rumeno classe ’86 ha dovuto sostituire Maignan forzatamente da settembre a marzo, visto il lungo stop al polpaccio del collega più giovane.
Con Tatarusanu tra il Milan ha subito la bellezza di 26 reti in 16 partite tra Serie A, Coppa Italia e Supercoppa con una media di quasi due gol a partita. Con Maignan invece questa media scende drasticamente visto che fino ad ora nelle 9 partite giocate, il francese ha subito solamente 10 gol in campionato.