Le parole di Paolo Maldini che commenta il passaggio del turno del Milan ai quarti di Champions League, una bella impresa europea.
Contento e soddisfatto. Paolo Maldini non potrebbe sentirsi meglio, dopo il passaggio del turno del suo Milan ai quarti di Champions League decretato ieri sera.
Ottima la prova del Milan, tra andata e ritorno, contro il temibile Tottenham di Conte. I rossoneri hanno mantenuto il clean sheet e si sono guadagnati con merito il passaggio del turno.
L’emittente Milan TV ha pubblicato poco fa le parole di Maldini dopo questa impresa europea e le ambizioni del direttore tecnico rossonero: “C’è contentezza, piacere, orgoglio. Un gran sorriso per il percorso che è stato fatto, per come siamo arrivati a questo punto. Non siamo stabilmente tra le prime 8, ma ora che ci siamo ce la giochiamo. Dobbiamo ricordarci il gennaio che abbiamo passato, avevamo perso fiducia, distanze, preso tanti gol. Aver subito zero gol col Tottenham e aver giocato partite mature sia stata la cosa principale. Averlo replicato qui a Londra contro una squadra importante ha fatto alzare il livello di maturità”.
Maldini ha parlato di come vive le partite da dirigente: “Da fuori si soffre di più, ma ho risentito i brividi che ci dava il Milan in quegli anni lì. Una bella impresa, ce la siamo meritata, se la sono meritata i ragazzi, se la meritano i tifosi che sinceramente anche nei periodi brutti ci sono stati vicini”.
Sul cammino in Champions: “Lo Scudetto dell’anno scorso ha fatto si che una cosa straordinaria diventasse un’abitudine. Ci siamo abituati bene, perché abbiamo una tradizione enorme, ma ricordando da dove siamo partiti. Non sappiamo ancora dove possiamo arrivare, perché siamo giovani, alle prime armi. Ma il club è abituato a giocare certi tipi di partite. I tifosi sono abituati a certi livelli e ciò facilità la maturazione dei ragazzi. Sorteggio? Eviterei una squadra italiana, ma se dovessimo passare in 3 sarebbe ottimo per il calcio italiano. Poi chi arriva arriva, non possiamo pensare di essere al livello del Bayern o del Real, ma se dovesse capitare ce la giocheremo”.
Il rapporto ottimo con Pioli: “A volte le cose non hanno funzionato, succede e non bisogna trovare colpevoli. A chi ha cominciato questi 3-4 anni con noi abbiamo detto sempre la verità, siamo stati onesti e diretti e loro sono stati bravi a confermare le nostre aspettative. Se un rapporto può funzionare lo capisci dopo poco, poi piano piano entri in confidenza… Con Pioli ci conoscevamo già da calciatori, abbiamo giocato insieme nell’Under 21, ma ci siamo capiti subito. Tra noi non c’è problema di comunucazione, lui è sempre stato un comunicatore perfetto, sia dentro che fuori dal campo, ed è un grande allenatore. Nei momenti difficili si vede la natura dell’uomo e su questo punto di vista con Stefano siamo a livelli altissimi”.
Sugli obiettivi stagionali: “L’idea è di creare equilibrio e stabilità, sempre ricordando i nostri obiettivi. A parte gli errori in Supercoppa e in Coppa Italia gli obiettivi sono quelli: arrivare tra le prime 3-4 in campionato e andare avanti in Champions League. Sono prove per tutti, per alcuni le prime nella loro carriera, ma i ragazzi hanno risposto bene”.
I calciatori troppo spesso criticati: “Abbiamo giocato 5 mesi senza uno dei portieri migliori in Europa, ma è stato sostituito bene. Parliamo di Krunic, è stato spesso investito di polemiche ma noi abbiamo creduto in lui, sapevamo le qualità che ha, può ancora fare il salto di qualità. Non parlo neanche di Tonali, ma i giocatori che all’inizio sono stati criticati sono tanti, noi però sappiamo aspettare”.
Un ricordo del compianto Galbiati: “Ogni calciatori dovrebbe avere un Italo Galbiati come allenatore, perché era innamorato della tecnica, una passione totale per migliorare i ragazzi. Lo ho avuto in Primavera e in prima squadra…Una grande perdita, ha dato tanto a tutti i ragazzi passati dal Milan”.