Andrea Pirlo ha parlato in uno speciale di Amazon Prime Video intervistato da un caro ex compagno. Parole da brividi sul Milan quelle dell’ex calciatore
Cosa ha rappresentato Andrea Pirlo per il Milan è qualcosa di inspiegabile e inestimabile. La sua centralità, la sua classe, il suo talento, la sua visione del calcio sono state componenti fondamentali del grande Milan degli anni 2000. Un regista a tutto tondo, grazie a Carletto Ancelotti. Era infatti un trequartista Pirlo prima di approdare al Milan nel 2001. Quello che è accaduto dopo il suo arrivo in rossonero è storia, storia gloriosa.
Andrea ha vinto tutto con la maglia del Diavolo addosso. Le grandi notti europee lo consacrano come uno dei protagonisti assoluti. In quel tridente di centrocampo al fianco di altri grandi come Seedorf, Ambrosini, Gattuso… Vengono i brividi al solo pensiero. Ma Andrea Pirlo, rispetto agli altri compagni di reparto, ha avuto un proseguimento di carriera ben diverso, e che ha lasciato tanto amaro in bocca alla tifoseria rossonera.
Il suo passaggio alla Juventus nel 2011, dopo quasi 10 anni di milanismo, è stato giudicato come un grande tradimento. Oggi, a distanza di tempo, Pirlo è tornato sul quel trasferimento, e lo ha fatto in compagnia di un suo caro amico, ex compagno, Massimo Ambrosini.
Andrea Pirlo ha fatto da ospite ad uno speciale di Amazon Prime Video. Un bel salottino, dove l’ex centrocampista oggi allenatore è stato intervistato da Massimo Ambrosini. I due ex compagni, ovviamente, hanno parlato tanto di Milan. In particolare hanno lasciato di stucco le parole di Pirlo in riferimento all’addio al Diavolo. Dalle sue parole si evince tutta la sofferenza provata per una decisione presa contro volontà.
Andrea avrebbe chiuso la sua carriera al Milan assai probabilmente. Assolutamente innamorato dei colori rossoneri! Ma nel 2011 c’è stata una discordanza netta tra lui e la dirigenza. Ha spiegato bene il motivo l’oggi allenatore ad Amazon Prime Video. Le sue parole:
“Il Milan voleva farmi un solo anno di contratto. Non c’è mai stata un’offerta vera e propria. Per quanto mi riguarda sarei rimasto tutta la vita al Milan, ho pianto tanto. Oggi mi danno del traditore? Non era una questione di soldi, pensavo di meritare di poter stare più anni. Certe cose le sappiamo solo noi giocatori, la gente no”.
Ambrosini ha infine sorpreso Pirlo con una domanda interessante: dato che oggi è un tecnico (allena il Fatih Karagumruk in Turchia), quali giocatori gli piacerebbe allenare del Milan di Stefano Pioli. Non ha avuto particolari difficoltà Pirlo a rispondere.
“Ci sono tanti rossoneri interessanti. Leao, Tonali… Per quanto riguarda Leao è a volte il suo atteggiamento che può farti arrabbiare, tipo Clarence anni fa… (ride, ndr). Ma lui era talmente forte che gli perdonavi tutto”. Qualche somiglianza dunque tra Leao e Seedorf? Rafa deve ancora dimostrarlo di essere un top player come lo è stato l’olandese.