Ci ha lasciati Italo Galbiati, un elemento storico del calcio italiano e anche del Milan. A lui si deve la scoperta di due giocatori che hanno fatto la storia dei rossoneri
Stamattina è arrivata la notizia di un triste lutto per il mondo del calcio. Italo Galbiati, storico vice di Fabio Capello al Milan e non solo, è stato un professionista molto importante per la storia rossonera, in particolar modo con due intuizioni che hanno fatto poi la storia.
Galbiati era infatti un grande conoscitore di calcio: è stato anche allenatore del Milan per brevissimi periodi, subentrando ad altri. Ma la sua storia è legata soprattutto alla figura di Capello, con il quale ha lavorato da allenatore in seconda in rossonero, alla Roma, alla Juventus e anche al Real Madrid; e così ha vinto tutto quello che c’era da vincere, a livello nazionale e anche internazionale. Ma fra le sue vittorie più belle ci sono anche le intuizioni di scouting, in un’epoca in cui scoprire i talenti era davvero difficile, senza YouTube né piattaforme di dati e statistiche.
In occasione del suo 80esimo compleanno, il Milan ha pubblicato il report che Galbiati realizzò nel 1997 su Adriy Shevchenko. Lo aveva visto dal vivo in un Barcellona-Dinamo Kiev 0-4 e tre gol li segnò proprio l’ucraino. Impressionante la capacità di descrivere le caratteristiche dell’attaccante in maniera così dettagliata e veritiera: “Fortissimo fisicamente, nel dribbling, è in possesso di fantasia, calcia con entrambi i piedi, è forte di testa e calcia con entrambi i piedi. Sono impressionato dalla sua facilità di gioco“. E poi la stupenda chiosa finale: “Superfluo aggiungere altro: E’ DA MILAN“.
A proposito di intuizioni… Un altro report storico pic.twitter.com/c9Ic5xc68X
— Pasquale La Ragione (@pasqlaragione) March 8, 2023
Un report che convinse il Milan, rappresentato all’epoca da Adriano Galliani e da Ariedo Braida, ad acquistare l’attaccante. Il resto, poi, è storia. Ma non è finita qui.
Galbiati e il report su Donadoni: era il 1985
C’è un altro calciatore scoperto e proposto al Milan da Italo Galbiati ma bisogna andare indietro di circa dieci anni. Era il 21 novembre 1985, un anno prima dell’inizio dell’insediamento di Silvio Berlusconi e l’inizio di una splendida e irripetibile era. Arrivò il report in sede di un certo Roberto Donadoni e anche la sua descrizione è da brividi: “Ho visto due partite dell’Atalanta, ha espresso un repertorio di tecnica individuale che solo giocatori di classe sono in possesso, considerando la sua giovane età“.
Il report di Italo Galbiati su Roberto Donadoni. Era il 21 novembre 1985 e ne consigliò l’acquisto al Milan. Un’intuzione… niente male. Riposa in pace pic.twitter.com/1PC82V4wmI
— Pasquale La Ragione (@pasqlaragione) March 8, 2023
Galbiati lo conosceva già quando giocava nella Primavera degli orobici: “Sa stare in campo con l’esperienza di un veterano, è migliorato in tutto, più di così… E’ sicuramente un giocatore da prendere in esame per la nostra prima squadra“. Un’intuizione niente male questa di Donadoni, che è poi diventato uno dei primi acquisti del Milan di Berlusconi e uomo chiave per l’evoluzione tattica di Arrigo Sacchi.