Lutto nel mondo del calcio. Ci ha lasciati Italo Galbiati, una figura storica delle panchine italiane, che ha lavorato per anni al Milan.
Il mondo del calcio italiano e non solo piange oggi la scomparsa di un personaggio a dir poco storico e rappresentativo. Ci ha lasciati Italo Galbiati, un uomo che i tifosi del Milan ricorderanno certamente con affetto e stima.
Galbiati è scomparso quest’oggi, all’età di 85 anni. Milanese doc, aveva iniziato nel calcio italiano come calciatore di buon livello, nel ruolo di mezzala, militando anche nelle fila dell’Inter oltre che di altri club meno prestigiosi come Reggina, Lecco e Como negli anni ’60.
Dopo il ritiro dai campi Galbiati iniziò una carriera parallela, prima come dirigente nel settore giovanile interista. In questo ruolo fu capace di segnalare e lanciare diversi futuri campioni, su tutti Walter Zenga, storico portiere di Inter e Nazionale azzurra per moltissimi anni.
Dopo il lavoro da dirigente, Italo Galbiati preferì tornare sul campo. Nel 1980 lo chiamò il Milan, per guidare la Primavera e riprendere dunque il suo percorso da allenatore.
Va ricordato come Galbiati ricoprì la carica di allenatore del Milan per tre brevi periodi, nel 1981, nel 1982, sostituendo dalla 17° giornata di campionato Gigi Radice, e nel 1984, sostituendo dalla 25° giornata Ilario Castagner, altri due grandi personaggi venuti a mancare di recente.
Fu durante l’esperienza rossonera che cominciò il sodalizio con Fabio Capello, del quale è stato allenatore in seconda durante la lunga esperienza al Milan, vincendo numerosi trofei tra cui 5 Scudetti ed una Champions League.
Il binomio Galbiati-Capello è proseguito anche in altre avventure, come quelle al Real Madrid, Roma, Juventus e con le Nazionali inglese e russa. Un personaggio di spessore e di esperienza, spesso nell’ombra, ma fondamentale per l’ascesa nel calcio che conta di Don Fabio. I tifosi e gli ex calciatori del Milan lo ricorderanno con grande stima.
Il Milan non ha fatto attendere il suo omaggio a Italo Galbiati, che come detto ha lavorato per moltissimi anni nel club rossonero, non solo al fianco di Capello.
La società sui social ha pubblicato un saluto, un cordoglio in onore dello scomparso Galbiati, riferendosi a lui come “punto di riferimento del club e punto di forza nelle imprese sportive”.