Interessanti le parole di Pierre Kalulu relative al progetto del nuovo stadio Milan, un piano che la proprietà rossonera intende realizzare.
Si è espresso a 360 gradi, senza peli sulla lingua, il difensore francese Pierre Kalulu. Uno dei titolarissimi del Milan di oggi, già protagonista nella stagione trionfare 2021-2022 che ha portato al diciannovesimo Scudetto.
Kalulu oggi è stato interpellato da La Repubblica. Il classe 2000 ha parlato delle sue ambizioni, ha raccontato i retroscena del suo trasferimento dal Lione al Milan, ha persino fatto sognare i tifosi citando Mbappé come ipotetico colpo dei sogni per il futuro.
Un altro argomento toccato nella suddetta intervista da Kalulu è quello dello stadio di proprietà. Ovvero un progetto che l’attuale gestione del Milan, guidata da Gerry Cardinale, si sta muovendo per realizzare. Gli incontri di ieri in Comune ed in Regione hanno confermato il tutto.
Perché Pierre Kalulu è stato interpellato sul nuovo stadio del Milan? Semplicemente perché il difensore francese vanta l’esperienza in prima persona con il suo precedente club, l’Olympique Lione.
Infatti la società transalpina ha da qualche anno abbandonato lo storico impianto Gerland per spostarsi in uno stadio ben più moderno e funzionale, il cosiddetto Groupama Stadium, o meglio conosciuto come Parc Olympique Lyonnais.
Queste le dichiarazioni di Kalulu in merito: “A Lione si è passati dal vecchio Gerland a uno stadio futuristico. San Siro è diverso, ma se il club decide di abbandonarlo, vuol dire che ne abbiamo bisogno. Se ce ne sarà uno nuovo spero di vederlo prima di lasciare Milano“.
Dunque l’ambizione del numero 20 rossonero è chiara. Visto anche il precedente con il Lione, sa bene che il Milan ha bisogno di un impianto tutto suo, moderno e aperto tutto l’anno per migliorare sia l’esperienza, sia il fatturato economico. La storia del Gerland per la squadra francese è simile a quella di San Siro per il Milan: un addio doloroso per viaggiare verso il futuro.
Il paradosso della carriera in Francia di Pierre Kalulu è che si è consumata solamente nel settore giovanile del Lione, mentre è stato stranamente snobbato per la prima squadra.
Kalulu, nato proprio nel capoluogo del Rodano, ha militato nel vivaio lionese, fino a debuttare al massimo nel Lione 2, ovvero nella formazione giovanile amatoriale dove vengono lanciato i talenti prima del debutto professionistico.
In scadenza di contratto nel 2020, il Milan lo ha osservato e scelto, acquistandolo a costo zero due anni e mezzo fa, quando non aveva neanche vent’anni. Kalulu si è immerso immediatamente nel contesto calcistico italiano, trasformato da mister Pioli in un centrale aggressivo e di personalità.