L’allenatore della Roma furioso con il quarto uomo al termine di Cremonese-Roma: a fine gara l’accusa sulle parole ricevute e l’espulsione
La Roma ha perso sul campo della Cremonese una partita che per i giallorossi era molto importante per la volata Champions. I giallorossi sono stati fermati dalla squadra di Ballardini, che hanno vinto la prima gara in campionato, ma a fine gara ci sono state polemiche.
Non si tratta di polemiche per episodi di gioco ma per quanto accaduto a bordocampo e il protagonista è stato José Mourinho. Il tecnico della Roma è stato espulso nei minuti iniziali del secondo tempo e ha dovuto quindi lasciare la panchina per accomodarsi in tribuna, accanto al vice Foti che era già squalificato.
Lo Special One è stato allontanato dall’arbitro Piccinini su segnalazione del quarto uomo Serra e questo ha scatenato l’ira dell’allenatore, che ha abbandonato il terreno di gioco arrabbiatissimo. L’ex tecnico, tra le altre, di Inter e Real Madrid non sarà quindi in panchina per Roma-Juventus, in programma domenica sera all’Olimpico.
A fine partita Mourinho è andato a parlare, come di consueto, ai microfoni di DAZN e ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni contro il quarto uomo, che a suo dire si sarebbe rivolto a lui in maniera ingiustificabile.
Queste le sue parole: “C’è gente che mi conosce da tanti anni e sa che sono emozionale, ma non sono pazzo. Per avere una reazione come quella che ha avuto è perché qualcosa è successo. Bisogna capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale perché Piccinini mi dà il rosso perché glielo ha detto il quarto uomo”.
“Purtroppo il quarto arbitro non ha l’onesta di dire quello che mi ha detto e il modo come mi ha trattato, che ha originato la mia reazione. Voglio capire se esiste l’audio di quello che lui mi ha detto. Non voglio entrare nella questione che lui è di Torino, noi giochiamo con la Juve e mi vuole fuori dalla panchina. Voglio entrare che per la prima volta nella mia carriera un arbitro, un quarto arbitro, ha parlato con me in un modo ingiustificabile“.
Mourinho non ha poi voluto trovare alibi ai suoi giocatori per la sconfitta: “La scusa della stanchezza non esiste perché abbiamo giocato giovedì e oggi è martedì. La sensazione è che una squadra stava giocando la partita della vita e l’altra no. Però abbiamo pagato un prezzo troppo alto: non meritavamo di vincere ma neanche di perdere”.