L’ex centrocampista rossonero riparte dal campionato di Eccellenza: nell’intervista ricorda il suo passato al Milan e i vecchi compagni
Un ex Milan sta per cominciare una nuova e interessante avventura nelle serie inferiori. Parliamo di Rodney Strasser, che in rossonero ha sicuramente lasciato un bel ricordo, pur non avendo lasciato un segno molto importante sul campo.
L’ex centrocampista del Diavolo, italiano ma nato in Sierra Leone, è cresciuto nelle giovanili del Milan per poi esordire da professionista con la Prima Squadra nel 2008. Per lui solo 9 presenze e 1 gol con la maglia rossonera, con un intermezzo in prestito al Lecce, prima di venir mandato ancora in prestito a Parma e poi ceduto a titolo definitivo al Genoa nel 2014.
Il 32enne comincerà una nuova esperienza in Italia nel campionato di Eccellenza. Ha infatti firmato per la Polisportiva FAVL Cimini, squadre della regione laziale dove gioca anche il figlio dell’ex Brescia e Lazio, Francelino Matuzalem. Una nuova avventura italiana quindi per lui dopo le diverse squadre all’esterno e il Cattolica lo scorso anno.
Strasser ricorda il Milan e l’aneddoto con Ibra
Strasser ha sempre ricordato con piacere i suoi trascorsi al Diavolo e il suo nome viene infatti spesso accostato al Diavolo. Nella sua intervista su Seried24.com ha il classe ’90 ha infatti ricordato il suo passato rossonero.
Queste le sue parole per il sito: “Sono italiano anche se nato in Sierra Leone. Sono qui da tanti anni: l’Italia mi ha dato la possibilità di crescere. Allegri mi ha dato la chance di giocare e l’ho sfruttata. Ero giovane e ho avuto l’occasione di stare in una squadra di campioni. Il giorno in cui ho esordito in Champions sono entrato in un’altra dimensione”.
L’ex centrocampista rossonero ha poi spiegato per cosa è ricordato dai tifosi del Milan e ha svelato un aneddoto del suo rapporto con Zlatan Ibrahimovic: “Ibra è un grande, anche quando non gioca aiuta la squadra. E’ un uomo spogliatoio, ti trasmette la grinta. Una bella persona dentro e fuori dal campo, mi regalò il suo orologio nell’anno dello scudetto. Tutti i tifosi del Milan mi ricordano per quel gol a Cagliari, decisivo per lo scudetto 2010/2011.
Un commento poi anche su altri ex compagni: “Cassano è una brava persona, così come Allegri: è normale avere posizioni differenti. Ronaldinho per me era il più forte di tutti”.