Sacchi duro con Pioli: “Ha avuto paura, così non si vince”

Arrigo Sacchi ha scritto una lettera aperta a Stefano Pioli, pubblicata dalla Gazzetta, in cui esprime anche il suo dissenso per alcune scelte del Milan.

Ieri Stefano Pioli ha ricevuto il premio Panchina d’oro 2022. Un titolo meritato, visto come è riuscito a costruire e mettere insieme un Milan vincente, convinto e con lo spirito ideale per conquistare lo Scudetto a maggio scorso.

Pioli Sacchi
Pioli criticato da Arrigo Sacchi – Milanlive.it

Un riconoscimento che arriva forse nel momento più delicato della storia rossonera di Pioli. Infatti il suo Milan ha attraversato un periodo di crisi assoluta nel mese di gennaio, ricco di sconfitte e prestazioni deludenti che hanno tolto certezze alla formazione milanista.

A parlare di questo periodo e di come Pioli lo sta affrontando, anche se ora in maniera più lucida, c’ha pensato Arrigo Sacchi. Ovvero uno degli allenatori italiani di maggior rilievo e prestigio, visto che con le sue idee rivoluzionarie ha cambiato il volto del Milan e del calcio nostrano in generale.

La lettera aperta di Sacchi a Pioli

Oggi la Gazzetta dello Sport ha pubblicato una sorta di lettera che Arrigo Sacchi avrebbe inviato proprio a Stefano Pioli. L’ex vate di Fusignano ha sempre stimato il lavoro e la costanza del mister rossonero, ma in tempi recenti è rimasto deluso da alcune scelte a suo dire incoerenti ed anacronistiche.

Sacchi giudizio
Arrigo Sacchi severo nei giudizi – Milanlive.it

Questo il testo della lettera si Sacchi: “Il Milan, nella passata stagione, ha stupito tutti vincendo con merito lo scudetto proponendo un calcio divertente e moderno. Poi è successo qualcosa che non era difficile da prevedere: la sindrome del successo ha bloccato la squadra. E anche Pioli ha cominciato ad aver paura e, per rimediare e fermare l’emorragia, si è affidato alla tattica. Il tatticismo, in Italia, paga ancora, ma ci si ricordi sempre che, di fronte a uno stratega, un tattico perde sempre. Pioli è stato l’architetto che ha disegnato la splendida creatura della passata stagione e ha saputo vincere attraverso l’intelligenza e le idee. Mi auguro che si ritorni su quella via e lo si può fare soltanto se si crede fermamente nelle proprie idee”.

Dunque un giudizio severo di Sacchi, che parla di un Pioli impaurito e senza nuove idee, il quale si è affidato ai tatticismi difensivi (come il passaggio alla difesa a tre) snaturando ciò che aveva creato in precedenza.

Il cambio tattico tanto discusso di Pioli

Stefano Pioli, come ricorda Sacchi, ha vinto lo Scudetto e riportato il Milan a lottare in Europa giocando con uno schema offensivo ma equilibrato. Un 4-2-3-1 che ha utilizzato per anni, basato su una squadra sempre corta, energica e mai troppo schiacciata nella propria metà campo.

Sacchi denuncia come negli ultimi tempi Pioli si sia conformato alla tendenza italiana di mettere un difensore in più e togliere un uomo d’attacco dalla squadra titolare. Da qui il passaggio al 3-4-2-1 visto di recente, ovvero con l’inserimento di un centrale per essere più compatti dietro, dando così anche maggiore manovra ai terzini e più libertà a Leao in fase d’attacco. Non è un caso se le ultime tre gare ufficiali del Milan con questo modulo hanno visto Pioli e compagnia vincere per 1-0.

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