Il Manchester United è in vendita, sembra profilarsi un duello tra Ratcliffe e Al Thani: sullo sfondo spunta anche Elliott.
Non sono anni facili per il Manchester United, che dopo il ritiro di Alex Ferguson non è più riuscito a tornare ai fasti del passato. Nonostante i grandi investimenti fatti, i risultati sono stati decisamente al di sotto delle aspettative.
I Red Devils nel periodo post-Ferguson hanno vinto la Coppa d’Inghilterra nella stagione 2015/2016 e poi in quella successiva con José Mourinho allenatore il Community Shield, la Coppa di Lega e l’Europa League. Stop. Poi non sono arrivati più trofei. Un digiuno che ha generato grosso contento nella tifoseria, spesso critica con la dirigenza e la proprietà.
Non è un segreto che i tifosi non provino simpatia nei confronti della famiglia Glazer, che dopo tanti anni sta finalmente valutando la possibilità di cedere il club. Non mancano soggetti interessati a comprare e sarà curioso vedere chi si aggiudicherà le quote di maggioranza.
In questi giorni si parla soprattutto di due persone che stanno premendo per acquistare il Manchester United. Si tratta di Jim Ratcliffe e di Jassim Bin Hamad Al Thani, che hanno messo sul tavolo delle super offerte.
Ratcliffe è un 70enne imprenditore inglese proprietario della Ineos, famosa azienda chimica che in ambito sportivo è impegnata anche in F1 come sponsor e azionista (33%) della scuderia Mercedes. Inoltre possiede la squadra del Nizza in Ligue 1 e il Losanna in Svizzera. Secondo Forbes, il suo patrimonio è di ben 15,3 miliardi di dollari (14,3 miliardi di euro). Per rilevare il Manchester United avrebbe offerto circa 4,5 miliardi di euro più l’azzeramento del debito.
Jassim Al Thani è il 40enne figlio dello sceicco Hamad bin Jassim Al Thani, ex Ministro degli Esteri e Primo Ministro del Qatar: uno degli uomini più potenti del ricco stato asiatico e con un patrimonio da 1,2 miliardi di euro. Jassim è presidente e azionista della Qatar Islamic Bank. È presidente anche di QInvest, principale gruppo di investimento qatariota. Il maggiore azionista della QIB è la Qatar Investment Authority, il fondo sovrano che possiede già il PSG. È stato già chiarito che per comprare il Manchester United verranno utilizzati fondi privati di Al Thani e non la QIB, così da evitare problemi eventuali con la UEFA. L’offerta presentata dovrebbe aggirarsi sui 5–6 miliardi, stando ai rumors.
Oltre a Ratcliffe e Al Thani, non mancano altri soggetti pronti a farsi avanti per l’acquisizione dei Red Devils. Secondo quanto rivelato dall’agenzia Reuters, anche Elliott Investment Management sta monitorando la situazione e si è fatto avanti.
Il fondo di investimento creato da Paul Singer si è offerto a fornire finanziamenti a chi fosse interessato a comprare il Manchester United. L’ex proprietario del Milan non sembra voler acquistare direttamente azioni del club, ma solo prestare soldi a un potenziale acquirente. Non sono ancora chiari tutti i dettagli della proposta.
Com’è noto, Elliott in passato prestò soldi a Yonghong Li per l’affare Milan e in seguito è subentrato come proprietario del club quando l’imprenditore cinese non riuscì a onorare i suoi impegni finanziari. Ci fu l’escussione sul pegno riguardante le azioni rossonere. A fine estate 2022 il Diavolo è stato venduto per 1,2 miliardi a RedBird Capital Partners, però il fondo di Singer ha comunque prestato denaro (600 milioni secondo alcune indiscrezioni) a Gerry Cardinale. Una pratica nota come vendor loan.