Alessio Cerci e la rivelazione sul suo arrivo al Milan: l’annuncio in diretta dell’ex esterno rossonero
Nell’era precedente all’arrivo di Elliott, il Milan ha vissuto dieci anni davvero molto difficili. Tutto è iniziato nell’estate del 2012 con l’addio dei senatori e di Ibrahimovic e Thiago Silva, entrambi passati al Paris Saint-Germain per risolvere i problemi economici del club.
Con risorse economiche ridotte al minimo e l’idea di Silvio Berlusconi di cedere prima o poi la società, Adriano Galliani provò a fare il massimo per allestire ogni anno squadre competitive, senza mai riuscirci. In quegli anni da Milanello sono passati tantissimi giocatori, alcuni di questi considerati molto validi in partenza per poi rivelarsi delle vere e proprie meteore o buchi nell’acqua. Fra questi c’è sicuramente Alessio Cerci, acquistato nel gennaio del 2015 (voluto fortemente dall’allenatore Pippo Inzaghi) in prestito dall’Atletico Madrid in uno scambio con Fernando Torres. Ma Cerci avrebbe potuto vestire la maglia dei rossoneri già qualche tempo prima.
A fare questa rivelazione di calciomercato è stato lo stesso Cerci, intervistato in esclusiva da TV Play (in diretta tutti i giorni su Twitch). La stagione 2013-2014 fu straordinaria per il calciatore: in coppia con Ciro Immobile, trascinò il Torino in Europa League.
Al termine di quella stagione il salto nel “calcio che conta” all’Atletico ma lui avrebbe preferito restare in Italia: “Ero in trattative con l’Inter, con il Milan e con la Roma“. La sua preferenza era la Roma: “Walter Sabatini è venuto a casa mia per conoscere la mia famiglia. Dopo qualche giorno non si fa più sentire e leggo la notizia di Iturbe alla Roma. L’ultimo giorno mi sono fatto convincere e sono andato a Madrid. Volevo rimanere al Torino a quel punto ma non è stato possibile. Da Sabatini mi sono sentito preso in giro. Ci vuole rispetto…“.
Cerci è cresciuto calcisticamente nella Roma e ne è un grande tifoso. Gli sarebbe piaciuto tornare nel momento più alto della sua carriera ma a quanto pare non è stato possibile per volontà di Sabatini, che preferì invece investire su Iturbe (un acquisto che tra l’altro fu anche uno dei motivi del divorzio improvviso fra Antonio Conte e la Juventus dopo il primo giorno di ritiro). All’Atletico Madrid non lasciò il segno, e nemmeno al Milan: 18 presenze, 1 gol e 6 assist (fra Coppa Italia e Serie A). Restò per tutto l’anno solare, per poi passare al Genoa in prestito dall’Atletico nel gennaio del 2016. Dopo l’esperienza con Salernitana e Arezzo è attualmente svincolato.