Berlusconi: “Voglio bene a Maldini, ma il più grande rossonero è un altro”

Le parole di Silvio Berlusconi anticipano di fatto il match di domani tra Monza e Milan, ovvero i suoi due amori calcistici assoluti.

Adriano Galliani giorni fa ha affermato che domani, in vista di Monza-Milan, non muoverà un muscolo né in caso di gol dei brianzoli, né se segnerà la sua ex squadra rossonera.

Berlusconi Monza-Milan
Berlusconi ed il match da ex contro il Milan – Milanlive.it

Sarà curioso vedere invece cosa combinerà allo stadio U-Power il presidente Silvio Berlusconi. Personaggio legatissimo al Milan, visto che per 31 anni ha gestito il club con la sua holding di famiglia Fininvest.

Berlusconi e Galliani dunque assisteranno ad un derby del cuore, dopo quello dell’andata vinto 4-1 dal Milan. Intanto, per anticipare tale sfida particolare, il Cavaliere ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo club del passato.

Berlusconi ed i suoi preferiti ai tempi del Milan

Interpellato da Sky Sport, proprio in merito a Monza-Milan di domani, Silvio Berlusconi è tornato con la memoria rapidamente ai grandi campioni rossoneri che ha accolto tra le sue fila.

Impossibile non partire da Paolo Maldini, passato e presente del Milan, oggi come dirigente: “Paolo è figlio e padre di milanisti, fa parte di una stirpe legata al Milan. Non posso non volergli bene”.

Poi sui campioni del passato: “Voglio bene a tanti personaggi passati nel mio Milan. A Gullit, a Van Basten. Ma il più grande di tutti è Franco Baresi. Giocatore fantastico, uomo di un’onestà incredibile, amato e rispettato da tutti, anche dagli avversari”.

baresi
Franco Baresi (©LaPresse)

Va ricordato che Silvio Berlusconi, nel suo trentennio da presidente del Milan, ha vinto praticamente tutto diventando il patron calcistico più vincente di sempre. Tra i 29 trofei portati a casa dal 1986 al 2017 si contano gli otto Scudetti, le cinque Champions League e le tre Coppa Intercontinentali.

Tantissimi i campioni che hanno vestito la maglia del Milan sotto la guida di Berlusconi. A partire dai talenti fatti in casa, come i vari Baresi, Maldini, Costacurta, Albertini e Ambrosini. Ma anche i grandi colpi del passato: i tre olandesi Rijkaard, Gullit, Van Basten, fantasisti assoluti come Savicevic, Baggio, Rui Costa e Kakà, oppure grandi bomber del calibro di Papin, Weah, Bierhoff, Shevchenko, Inzaghi e Ibrahimovic.

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