Charles De Ketelaere continua a non convincere se stesso e tutto l’ambiente rossonero. Manca qualcosa! E la frase di Leao sussurrata al suo orecchio è la chiave di tutto
L’ottavo di finale giocato contro il Tottenham ha dimostrato che questo Milan è pronto a riprendersi quanto perso nel mese di gennaio. I fantasmi più pericolosi sembrano adesso lontani, merito del gioco innanzitutto. Se contro il Torino i rossoneri erano ancora timorosi e poco reattivi, diversa è stata la prestazione contro l’inglese allenata da Antonio Conte. Si è vista di nuovo sicurezza nei propri mezzi, padronanza del pallone e un ottimo fraseggio, ma soprattutto una massiccia e importante prestazione difensiva di tutta la squadra.
Martedì sera a San Siro, chi in maniera più concreta chi meno, ogni rossonero ha convinto. Eccetto uno. E non si vuole puntare il dito per screditare, per sfiduciare un giocatore. E’ la realtà dei fatti a parlare, una realtà che tutti non vedono l’ora cambi e cominci a dare soddisfazioni. Il punto è sempre quello, il nome lo stesso. Charles De Ketelaere sta continuando a mancare a questo Milan. Il giocatore c’è, è presente, ma non con tutto se stesso.
Il gol divorato contro il Tottenham ha lasciato aperti tanti punti di domanda, mettendo una sottolineatura all’insoddisfazione che c’è nei confronti di questo giocatore. Charles appare irrequieto, insicuro, e la sua faccia dopo il colpo di testa sbagliato ha parlato da sè. Ci sono dei mostri che vivono dentro di lui al momento. Chi può spazzarli via e lasciare spazio al solo talento?
Leao, la frase a De Ketelaere mostra la strada
Rimarranno impresse per tanto tempo le immagini di Rafael Leao che corre incontro a Charles De Ketelaere dopo il gol sbagliato contro il Tottenham. D’altronde quella rete avrebbe potuto ipotecare il passaggio ai quarti di finale di Champions League, un traguardo che manca da un decennio circa. Possiamo solo immaginare la frustrazione che ha provato il classe 2001 in quel momento. Neanche lui, probabilmente, ha capito cosa gli sia successo, e perchè abbia dato quella traiettoria al pallone con la testa. Un errore che ricorda quello contro il Monza a San Siro quando, a pochi passi dalla porta semi-vuota, non è riuscito a colpire il pallone.
“It’s coming bro”pic.twitter.com/kMlTjjhj1f
— Milan Zone (@theMilanZone_) February 15, 2023
Leao gli si avvicina, un mezzo abbraccio, accosta la sua testa a quella del compagno e sussurra “It’s coming, bro” (Sta arrivando, fratello). Una frase che sintetizza al meglio cosa davvero sta mancando a Charles De Ketelaere. Il belga è un talento dal tocco sopraffino, lo abbiamo osservato bene a Brugge. Ma è anche abituato a segnare, ad essere lui a sbloccare le partite. Al Milan gli sta venendo a mancare il terreno sotto ai piedi perché ha perso un po’ di lucidità e certezze.
E Rafael, da ragazzo che c’è passato, sa quanto siano importanti tali aspetti. “Sta arrivando”, perchè sì, è nell’aria da un pezzo questo gol che De Ketelaere deve buttare in porta. C’è forse qualcuno che potrebbe aiutare Charles a ritrovare se stesso, l’unico personaggio che in questi anni al Milan ha aiutato i suoi giovani con la forza della parola e dell’empatia.
Pioli, tocca a te! Serve spazio a De Ketelaere
Stefano Pioli in estate era probabilmente euforico per l’arrivo di Charles De Ketelaere a Milanello. Finalmente il trequartista di talento tanto desiderato. Le prime impressioni sono state ottime. Nella prima amichevole, il classe 2001 ha segnato una doppietta, e nelle prime apparizioni in campionato aveva subito messo in mostra il suo tocco finissimo. Grande gestione della palla e ottima aggressività sull’avversario. Proprio in quel periodo è arrivato il suo primo e unico assist, sin ora, con la maglia del Milan. Il posto da titolare era suo.
Ma dopo si è spenta la luce. Cosa abbia causato l’oscurità è ancora difficile da comprendere, o forse no. Un calcio tutto nuovo, pressioni diverse. Charles ha perso man mano sempre più centralità. E aver perso così tanto minutaggio (con tanto di inspiegabile sostituzione al 45′ contro il Sassuolo) non ha fatto altro che peggiorare le cose. Eppure è lui l’acquisto più costoso dell’era Maldini-Massara, è lui che dovrebbe gestire ogni manovra offensiva della squadra. Ma la dirigenza del Milan, Stefano Pioli, i compagni non hanno mai smesso di credere che questo sia un giocatore davvero importante.
Serve il modo giusto per fargli sentire la fiducia, per metterlo a suo agio, e soprattuto per trasmettergli il bisogno che la squadra e i tifosi hanno di lui. Quale miglior modo se non quello di farlo giocare più spesso e con una certa continuità? Magari a partire dalla trasferta di Monza. Tocca a Pioli adesso escogitare l’empatia e il collegamento mentale con Charles. Ma è anche vero che la scossa deve arrivare da dentro. E’ De Ketelaere il primo che deve aiutare se stesso. D’altronde lo abbiamo visto con giocatori come Leao e Tonali: due estati fa sono tornati a Milanello ed erano diversi, cambiati, maturati. Da soli, innanzitutto. Quindi forza Charles, quella palla devi buttarla dentro con tutto te stesso.