L’ex giocatore Faustino Asprilla non le manda a dire. Osimhen stroncato “Vi querelo, io giocavo contro Baresi e Costacurta”
Il paragone tra i grandi campioni del passato e quelli di oggi non smette di fare discutere. C’è chi pensa che i campioni del passato siano inarrivabili, e chi invece è convinto che i campioni odierni, grazie a metodi di allenamento sempre più sofisticati, siano invece ancora più forti.
“Ah, non ci sono più i calciatori di un tempo”. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase? Pensando ai campioni del passato c’è sempre un po’ di nostalgia. Da Pelè a Maradona, da Van Basten a Baggio, da Crujff a Beckembauer, passando per Maldini e Zidane. Miti inarrivabili, che spesso però vengono confrontati con i campioni di oggi.
Basta pensare al dibattito sempre aperto sul più grande di sempre. C’è chi dice che Messi e Ronaldo non abbiano eguali, e chi pensa che invece Maradona e Pelè siano inarrivabili.
Tra coloro che sicuramente sembrano avere le idee chiare sulla questione c’è Faustino Asprilla, indimenticabile ex calciatore del Parma (due Coppa Uefa e una Coppa Italia vinte con i gialloblu). Il calciatore non sembra aver dubbi: il calcio del passato era un calcio fatto di tanto talento e fantasia, in confronto ad un calcio dove spesso l’estro è imbrigliato in tatticismi e alla tecnica si predilige spesso il fisico e l’atletismo.
Asprilla sulla serie A di oggi: “Il calcio è fantasia. Io più forte di Osimhen”
Asprilla, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha espresso senza troppi peli sulla lingua la propria posizione. Il calcio di ieri aveva maggiori talenti di quello di oggi. Basta pensare ad uno dei giocatori più devastanti del nostro campionato, Victor Osimhen. Bravo, secondo Asprilla, ma non così tanto da arrivare a superare l’ex Parma. “Più forte di me? Vi querelo. Vi ricordo che io ho giocato in Serie A quando c’erano Van Basten, Gullit, Baresi, Maldini, Del Piero, Roberto Baggio… Devo andare avanti?” ha detto, citando alcuni dei giocatori più forti della storia del calcio per dare la dimensione del livello della Serie A di allora. “Io, per segnare, dovevo superare gente come Baresi, Costacurta, Vierchowod. E qualche volta me li sono pure superati. Adesso chi sono i difensori? Contro chi gioca Osimhen? Non c’è paragone tra il calcio di oggi e quello mio” ha detto. Gli attaccanti sarebbero insomma agevolati da difese meno forti.
Discorso simile per un altro grande della Serie A attuale, Rafael Leao: “Ha i colpi, ma serve che sia più concreti e se salta due avversari deve segnare” ha detto. Asprilia ne ha anche per Lautaro Martinez: “Bravissimo, ma non ha la classe di Crespo o Balbo”. E su Lukaku “Solo potenza”. Insomma, Asprilla non apprezza la strada intrapresa dal calcio moderno: “Il calcio è liberta e fantasia” ha concluso.