Il proprietario di RedBird è atteso a Milano tra domani e dopodomani e i temi da affrontare sono almeno quattro
Il momento che la proprietà prenda in mano le redini del club e si occupi dei temi caldi è arrivato. Gerry Cardinale, che si era visto a Milano l’ultima volta lo scorso 3 settembre nel derby d’andata, ora è atteso di nuovo in città.
Stavolta il numero 1 di RedBird, il fondo proprietario del Milan, assisterà alla sfida di Champions League con il Tottenham. La situazione ora non è proprio uguale a prima e c’è qualche problema in più. La squadra ha subito un’involuzione e il mercato invernale e divergenze tra area tecnica e finanziaria, a causa del budget limitato, non ha fornito degli innesti per Pioli.
La via della sostenibilità impone di adeguare le spese agli incassi e serve un aumento degli investimenti per poter poi spendere sul mercato. Come rimporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Cardinale sarà in tribuna martedì prossimo, ma è possibile che arrivi in città anche il giorno prima per iniziare ad occuparsi di diversi temi importanti per il futuro della società.
Il primo punto dell’ordine del giorno riguarda gli equilibri interni e il potere in mano ai dirigenti. L’estate scorsa, come sappiamo, il rinnovo di Paolo Maldini e Frederic Massara era passato per la concessioni dell’autonomia sul mercato agli stessi, cosa che con Elliott non era tale.
Fino allo scudetto c’era una gestione collegiale che, dati alla mano, aveva funzionato di più. Un’eventuale posizionamento fuori dalla Champions porterebbe quindi a una nuova revisione della struttura. Ci sarà chiaramente un colloquio a riguardo tra Cardinale, Maldini e l’amministratore delegato Furlani per ristabilire le gerarchie.
C’è poi la questione legata al rinnovo di Rafael Leao, di cui non si occupa Cardinale in maniera diretta. Tuttavia, il portoghese resta un patrimonio da tutelare e in estate bisognerà prendere la decisione definitiva. RedBird aveva autorizzato la dirigenza ad ufficializzare la ricca proposta di rinnovo da 6 milioni di euro più bonus, che però l’ex Lille non ha ancora accettato. Leao è in scadenza nel 2024 e se non arriverà il prolungamento, in estate verrà ceduto per monetizzare.
Non è poi finita qui perché l’arrivo di Cardinale porterà al confronto su altri due temi importanti. Il primo è lo stadio nuovo, di cui si sta occupando il presidente Scaroni, sempre in accordo con la società. Cardinale aspetterà fino ad aprile che il Comune di Milano detti i tempi per l’area di San Siro. Le alternative sono, come sempre, Sesto San Giovanni e Rozzano. Ci saranno a breve dei vertici anche con l’Inter e non è esclusa una separazione e la realizzazione a sé del progetto.
Si va avanti poi con gli accordi commerciali, come quello ottenuto con il marchio di moda Off White. La sinergia con i New York Yankees e l’ingresso di Randy Levine nel Cda del club rossonero porterà la squadra a giocare una partita allo Yankee Stadium. E ci sono molte altre cose in ballo.