Milan, l’8 febbraio è una data da ricordare nella storia del club. Quel giorno, nel 1995, i rossoneri vinsero il secondo trofeo europeo con Capello sfoggiando una maglia … “storica”
Stagione 1994-95, un’altra annata ricca di eventi per il Milan di Capello, sempre protagonista in Serie A e in Europa. Campioni d’Europa in carica dopo il leggendario 4-0 rifilata al Barcellona ad Atene, i rossoneri non vivono una prima parte di stagione soddisfacente.
In campionato è la Juve di Lippi che si prende il comando della classifica. Il 1° dicembre poi arriva una grande delusione, nella finale di Coppa Intercontinentale disputata a Tokyo, nella quale il Milan, nettamente favorito, perde 2-0 contro gli argentini del Velez Sarsfield allenati da Carlos Bianchi, futuro tecnico del Boca Juniors, club con cui batterà di nuovo i rossoneri, stavolta ai rigori, nell’edizione 2003 della competizione.
Una settimana dopo quella finale, il Milan si riscatta qualificandosi ai quarti di finale di Coppa Campioni, battendo il Salisburgo (1-0 gol di Massaro) nel gelo del Prater di Vienna. In attesa dei quarti, in programma tra febbraio e marzo 1995, il Milan è atteso dalla finale di Supercoppa Europea contro l’Arsenal, vincitore la stagione precedente della Coppa delle Coppe contro il Parma (1-0, gol di Smith a Copenaghen).
All’epoca si giocava ancora con il format andata e ritorno. Il primo match è in programma, a Londra, nel mitico stadio Highbury, il 1 febbraio 1995. Il Milan arriva alla trasferta londinese dopo una settimana difficile. Il 25 gennaio, infatti, prima dell’incontro di campionato tra Genoa e Milan perde la vita il tifoso genoano, Vincenzo Spagnolo, coinvolto negli scontri tra opposte tifoserie. La partita viene sospesa e il tragico avvenimento colpisce molto gli stessi calciatori del Milan, scossi da quanto avvenuto a Marassi in un pomeriggio di guerriglia.
Il match di Highbury è stata un’occasione per far scoprire al pubblico italiano, la bellezza e il fascino di uno stadio inglese. All’epoca, la Premier League veniva trasmessa da Tele+, la pay tv antenata di Sky che non aveva una diffusione così capillare. Vedere su Canale 5, le immagini della storica casa dei Gunners con le tribune gremite, gli spettatori ordinati e un terreno di gioco favoloso ha rappresentato una grande novità per gli appassionati nostrani, abituati a stadi di tutt’altra tipologia (e la situazione da allora non è molto cambiata…).
L’andata termina 0-0 e il verdetto sul vincitore viene rinviato alla finale di ritorno che si gioca a San Siro, la settimana seguente ovvero mercoledì 8 febbraio 1995.
A San Siro ci sono circa 25mila spettatori ad accogliere le due squadre. Il Milan è in formazione tipo con Rossi, Panucci, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi, Donadoni, Desailly, Boban, Savicevic e Massaro. L’Arsenal di George Graham schierava, invece, tre calciatori simbolo dei Gunners ovvero il portiere Seaman, il difensore Adams e l’attaccante Ian Wright, uno dei goleader più prolifici della storia del club.
Il Milan gioca bene nel primo tempo e passa in vantaggio con il gol di Boban al 41′. Imbeccato da un passaggio filtrante di Massaro, il croato, con un insolita maglia numero 9, trafigge Seaman in uscita. Nel secondo, al quarto d’ora, l’Arsenal reclama per un gol annullato a Wright. L’arbitro tedesco Krug fischia un fallo più che dubbio sullo stacco di testa di Hartson e grazia il Milan che raddoppia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con un gran colpo di testa di Massaro.
Finisce 2-0, il Milan vince il secondo trofeo europeo con Capello e lo fa con una maglia passata alla storia, indossata in Coppa Italia e in quella serata a San Siro. Dal rossonero e il bianco, si era infatti passati a un’insolita uniforme di gioco gialla, stesso colore di calzoncini e calzettoni. Un esperimento cromatico che trasse in inganno anche non pochi spettatori che faticavano ad identificare il Milan appena dopo essersi sintonizzati in diretta tv sul match.
Non sarà il giallo ma il bianco, il colore della maglia che il Milan indosserà al Prater di Vienna nella finale di Coppa Campioni del maggio seguente persa 1-0 con l’Ajax con il gol di Kluivert. Un finale di stagione deludente prima del ritorno alla vittoria in campionato l’anno seguente con Weah e Baggio in squadra. I due furono presentati a Milanello con un’altra maglia eccentrica, la terza di colore azzurro, indossata in alcune amichevoli estive.
Curiosamente, in un successivo confronto europeo tra Milan e Arsenal, quello dell’andata degli ottavi di finale della Champions 2011-12, furono i Gunners a presentarsi in Giallo a San Siro. Vinse il Milan 4-0 con la doppietta di Boateng e i gol di Ibra e Robinho.