Crisi nera per il Milan: il giornalista fa il punto della situazione in casa rossonera. Ora il rischio è concreto. Ecco le sue dichiarazioni
E’ crisi nera per il Milan. La squadra di Stefano Pioli non sa più vincere e i rossoneri hanno di fatto detto addio allo Scudetto, ora lontano ben 12 punti. Il Napoli corre veloce e per i rossoneri appare davvero imprendibile.
Il Diavolo deve provare a rialzare la testa già contro il Sassuolo per non rischiare di compromettere anche la qualificazione alla prossima Champions League. Roma, Lazio, Inter e Atalanta sono lì, pronte a scalzare il Milan.
Carlos Passerini, giornalista ‘Corriere della Sera’, intervenuto ai microfoni di ‘Radio CRC’ nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, non ha alcun dubbio: “Lo Scudetto ha preso le parti del Napoli. Per il Milan in realtà è una crisi che ha radici un po’ più profonde. Le difficoltà iniziano con l’autunno scorso quando la squadra era in difficoltà già prima della sosta. Si pensava che Pioli riuscisse a lavorarci sopra, ma la squadra è peggiorata drasticamente. Ha perso male la Supercoppa Italia e la partita contro il Torino in Coppa Italia per poi perdere 4-0, con la Lazio… una sconfitta che lascerà il segno“.
Come dicevamo l’Europa che conta è davvero a rischio – “Questo non è il cammino neanche per raggiungere un piazzamento in Champions League. In questo momento il Milan deve fare un bagno di realismo e umiltà, vedendo che alle spalle ci sono altre squadre che vogliono entrare in Champions League, o il Milan si dà una regolata o rischia di restare fuori dall’Europa che conta“.
Arriva pure un’importante osservazione in merito al futuro di Rafael Leão, che non ha ancora rinnovato il proprio contratto con il Milan:
“Senza un palcoscenico come la Champions la vedo durissima a convincere uno come Leao a restare al Milan. Il Milan ha avviato la politica della sostenibilità già l’anno scorso anticipando un po’ i tempi”.
“Il problema è la scelta dei giocatori – prosegue Passerini -, il mercato estivo è stato fallimentare. Posto che quando scegli dei giocatori giovani ci vuole tempo per farli crescere. Il Milan quest’anno è più debole dell’anno scorso perché ha perso Romagnoli e Kessie. Romagnoli nelle rotazioni era utilissimo. Kessie era preziosissimo e quest’anno quel giocatore non ce l’hai”.