Il Milan potrebbe attuare un cambio di schema tattico dopo le ultime prove deludenti. Contro la Lazio martedì si cambierebbe completamente disposizione.
Momento delicatissimo per il Milan. Nel giro di una settimana la squadra rossonera rischia di aver compromesso ben tre obiettivi stagionali, quasi in un colpo solo.
Eliminati dalla Coppa Italia per mano del Torino già agli ottavi di finale. Distrutti nella finale di Supercoppa dai rivali dell’Inter. Ed anche lontani dalla zona Scudetto per via dei due pareggi consecutivi con Roma e Lecce.
Stefano Pioli è chiamato ora a reagire, a dare nuova linfa vitale alla sua squadra in un momento così complesso. Per farlo, potrebbe seriamente pensare di cambiare impostazione tattica già dalla prossima gara, quella di martedì in casa della Lazio.
Milan, per tornare a vincere si può irrobustire il centrocampo
Come riportato stamane dalla Gazzetta dello Sport, da domani il Milan tornerà al lavoro sul campo provando a lasciarsi alle spalle la debacle clamorosa di Riyad. Obiettivo tornare a vincere subito contro la Lazio.
Pare che Pioli stia studiando due opzioni alternative a livello di schemi, accantonando così il 4-2-3-1 tanto caro al tecnico milanista. La soluzione con un trequartista dietro ad un’unica punta ed una mediana con soli due interpreti sta facendo fatica, anche per le condizioni non eccellenti di alcuni interpreti.
La prima soluzione pensata da Pioli è quella di irrobustire il centrocampo, puntando sulla densità in mezzo al campo e sugli inserimenti tra le linee o in fase offensiva. L’idea è dunque quella di rinunciare a Brahim Diaz (o De Ketelaere) sulla trequarti e inserire una mezzala in più, in un 4-3-3 piuttosto classico.
L’idea sarebbe quella di lanciare dal 1′ minuto uno tra Rade Krunic e Tommaso Pobega e schierarlo assieme a Bennacer e Tonali sulla linea mediana. Un centrocampo a tre che vedrebbe l’algerino come vertice basso in regia, e gli altri due interpreti a muoversi ai suoi lati, tra inserimenti senza palla e pressione alta in fase di non possesso.
L’alternativa di Pioli: una spalla per Giroud
Altro problema che può essere curato con un cambio modulo è l’astinenza offensiva in alcune circostanze. Olivier Giroud, centravanti affidabile ma che viaggia verso i 37 anni, è spesso troppo isolato e la potenzialità in area di rigore a volte diventa insufficiente.
Non da escludere che Pioli passi ad un 4-4-2 standard, affiancando a Giroud un altro attaccante. Magari Origi, che finora ha giocato molto poco, oppure lo stesso De Ketelaere, schierato però stavolta in posizione molto più offensiva. Sulle fasce Leao e Saelemaekers per garantire qualità ed equilibrio.