Le dichiarazioni di Mario Ielpo, in esclusiva a MilanLive.it. L’ex portiere parla del momento della squadra, soffermandosi su Tatarusanu e il problema trequartista
E’ crisi in casa Milan. Dopo il ko contro l’Inter, è il momento delle analisi in quel di via Aldo Rossi. La squadra di Stefano Pioli ha mostrato tutti i propri difetti, non riuscendo mai ad essere all’altezza degli uomini di Simone Inzaghi.
La sconfitta di ieri però arriva da lontano. Il Milan aveva già fatto male contro Lecce, Torino e negli ultimi cinque minuti contro la Roma. Ora la crisi è una certezza.
Per parlare del momento no del Milan, abbiamo intervistato in esclusiva, l’ex giocatore rossonero, Mario Ielpo: Avevamo dei dubbi sul momento del Milan – esordisce l’ex portiere – e ieri contro una squadra forte come l’Inter, sono arrivate delle risposte chiare. Ci chiedevamo se i rossoneri fossero quelli visti prima dell’85’ di Milan-Roma o della rimonta a Lecce, oppure quelli del primo tempo in Salento e del ko contro il Torino. La risposta è stata netta: contro i nerazzurri si sono visti tutti i problemi del Milan. I rossoneri sono una squadra stanca di testa più che di fisico. Theo Hernandez e Giroud, ad esempio, hanno dato tutto, sono spremuti da un anno e mezzo di partite importanti, incluse quelle del Mondiale”.
Pioli è chiaramente finito sotto accusa. Critiche inevitabili per un allenatore che appare un po’ in confusione. Un’idea questa che non trova d’accordo Ielpo: “Ci vuole equilibrio nel giudicare – prosegue l’ex portiere -. Per tutti Pioli era on fire fino a settembre. Bisogna essere equilibrati ma è evidente come in questo momento il Milan sia in difficoltà. Ma il confino tra l’andare bene e l’andare male è spesso misterioso. Il problema è che quando vanno male le cose i difetti si vedono tutti.
E’ difficile confermarsi l’anno dopo se non sei una squadra costruita per vincere e il Milan ha conquistato lo Scudetto un po’ per una congiuntura astrale. Errori di Pioli? Non ho capito perché non abbia giocato Salaemekers e quando ha deciso di schierare la difesa a tre ma sono delle piccole cosa rispetto a quanto sta succedendo. Ora bisogna recuperare la forma fisica, che ti permette di fare meno errori, poi viene automatico ritrovare quella mentale. Serve smalto per sopperire a queste difficoltà evidenti che ha mostrato di avere il Milan”.
Il Milan lo scorso anno per ritrovarsi decise di posizionare Kessie come trequartista – “Era importante e dava equilibrio. Il gol preso contro il Torino, ad esempio, penso che la squadra con l’ivoriano in campo non l’avrebbe preso. Kessie è un giocatore che vede i problemi. Lui si guarda intorno e sa dove andare a coprire. Il Milan oggi non ha un giocatore così. Pioli si è arrangiato con Krunic, che ieri però era indisponibile, e Vranckx che si sta integrando. E’ evidente che non sia stato sostituito all’altezza”.
Impossibile non trattare il tema portiere, con Mario Ielpo. La critica continua a puntare il dito contro Tatarusanu, nonostante, anche ieri, ha dimostrato di non essere il primo problema dei rossoneri: “La verità è che Tatarusanu non riempie l’occhio. Mike Maignan è l’esatto contrario, oltre ad essere fortissimo. Il tifoso gode nel vederlo giocare. Il rumeno ha iniziato con qualche incertezza, come è normale che sia per uno che non fa il titolare, ma poi si è assestato. Ci sono dei pregiudizi in merito a Tatarusanu e i pregiudizi sono duri a morire”.
Charles De Ketelaere anche ieri non ha convinto ma il match non era certo semplice – “Quando De Ketelaere ha messo piede in campo la partita era già finita. Non è giudicabile per come e dove si è mosso. Nei primi ho comunque ammirato un giocatore che sembrava potesse essere importantissimo in prospettiva – conclude Ielpo -. Ora è tutto cambiato: partita dopo partita questo giudizio è stato rivisto. De Ketelaere appare acerbo ma non è certo una questione di età. Basta ricordarsi di Kalulu che ha esordito da giocatore pronto. E’ evidente che questo De Ketelaere, sul quale Pioli ha puntato inizialmente, ha creato un problema alla squadra”.