Numeri davvero positivi per il Milan a livello societario rispetto al recente passato. Ma manca ancora molto per raggiungere le vette europee.
Il Milan di inizio 2023 piange sul campo. Nel giro di una settimana i rossoneri rischiano di aver compromesso la corsa allo Scudetto, sono stati eliminati dalla Coppa Italia e ieri hanno perso anche la finale di Supercoppa.
Meglio invece per quanto riguarda le questioni societarie. E’ noto come il Milan, sotto la gestione del fondo Elliott Management, abbia migliorato sostanzialmente il proprio bilancio, riducendo nel giro di un paio di anni le perdite e aumentando i ricavi.
Il lavoro dell’ex A.D. Ivan Gazidis è stato proficuo e positivo. La conferma giunge oggi dalla classifica stilata da Deloitte sui club calcistici più facoltosi a livello di fatturato, per quanto riguarda l’anno sportivo 2021-2022.
La ricerca di Deloitte in primis svela due verità piuttosto chiare. Il calcio internazionale è tornato a ottenere ricavi importanti rispetto al 2020, anno della pandemia globale da Covid. Ma soprattutto che c’è una divisione netta tra i club di Premier League e le altre squadre europee.
Nella top 10 dei fatturati nel 2021-2022 infatti sono presenti ben sei squadre inglesi. Su tutte il Manchester City, che grazie alle iniezioni in arrivo dalla proprietà degli Emirati Arabi vanta un fatturato da 619 milioni di sterline all’anno. Cifre pazzesche, seguite dai 604 milioni del Real Madrid campione d’Europa e dai 594 milioni del Liverpool.
Livelli per ora irraggiungibili per il Milan, che comunque ha visto una crescita nei ricavi lo scorso anno. I rossoneri sono al 16° posto in questa speciale classifica, con 224,4 milioni di sterline annue (circa 255 milioni di euro). Buoni numeri, ma inferiori alle prime due italiane: la Juventus all’11°posto e l’Inter al 14°.
Incredibile valutare come il West Ham United, l’anno scorso settima in classifica in Premier e non certo tra le top squadre del campionato inglese, abbia un fatturato migliore del Milan campione d’Italia in carica.