Corriere della Sera – Milan, chi è il vero proprietario: “Nessuna persona fisica lo controlla”

L’indiscrezione lanciata dal Corriere della Sera riguardante la proprietà Milan. Dai controlli anti-riciclaggio sembra che nessuna persona in particolare sia il controllante o proprietario del club.

Il 31 agosto scorso si è consumato il tanto atteso passaggio di proprietà del Milan. La società di via Aldo Rossi è ufficialmente passata dalle mani del fondo Elliott Management a quelli di RedBird Capital, altra società di investimento made in USA.

casa milan
Dubbi sulla proprietà del Milan – Milanlive.it

Un cambio di fronte che ha sorpreso moltissimi tifosi del Milan ed addetti ai lavori. Visto che Elliott amministra 56 miliardi di euro all’anno, mentre i neo proprietari di RedBird solo 7 miliardi. Insomma, una mossa che ancora deve convincere a pieno tutto il mondo milanista.

Inoltre i tifosi rossoneri ancora non hanno ben chiari i progetti dettati da Gerry Cardinale, presidente di RedBird e sulla carta proprietario del club. Finora sembra tutto ancora legato alla vecchia gestione, tra progetti commerciali, investimenti contenuti e salary cap. Mentre il popolo milanista si aspettava colpi di scena di grande spessore per rinforzare brand e squadra.

Chi è il vero proprietario del Milan? Un labirinto all’origine delle holding

In attesa di mosse concrete di RedBird, il Corriere della Sera ha voluto scavare sulla vera composizione delle holding che detengono attualmente le quote Milan.

La domanda che il quotidiano si pone è la seguente: chi è il vero proprietario del Milan? Enigma lecito e legittimo, visto che dalle carte consegnate alle banche per l’antiriciclaggio sono stati verificati i titolari effettivi del club sportivo.

Un vero e proprio labirinto, tra società controllanti, holding e advisor, che parte da Milano e finisce nel Delaware, passando anche per l’Olanda.

cardinale milan
Cardinale vero patron del Milan? – Milanlive.it

Nella catena di controllo del Milan, sopra le holding più in ‘basso’ dell’operazione ovvero ACM Bidco e ACM Intermediate Holding, si risale fino alla holding RBFC Aggregator.

Tale proprietà è a sua volta divisa tra Fund IV Investors con il 42,6% delle quote, Rbfc AIV con il 10,9% e una Limited Partners con il 46,1%. Pare che le prime due holding facciano riferimento direttamente a Gerry Cardinale, mentre non ci sono certezze sull’effettivo controllo del 46,1% restante.

Ancor più misterioso il fatto che in questa operazione di passaggio Elliott Management ha garantito un prestito (vendor loan) da ben 600 milioni di euro a RedBird, con tasso d’interesse del 7%. In soldoni la società di Cardinale deve sborsare una cifra intorno ai 42 milioni di euro all’anno per ripagare il prestito della famiglia Singer.

Milan, tre personaggi a capo della società

Di fatto con questo labirinto di profili, società e quote, appare quasi impossibile capire chi sia effettivamente il proprietario del Milan. Frutto del calcio moderno, dove equilibri e manovre finanziarie la fanno da padroni.

Interpellando i legali olandesi che hanno seguito il passaggio di proprietà è scaturito che nessuna persona fisica detiene più del 10% del club rossonero. Dunque nessuno in particolare è il reale patron attuale.

Per questo motivo il CdA ha indicato chi sono i tre titolari del Milan, con responsabilità amministrativa e legale, sui criterio residuale: il presidente Paolo Scaroni, l’amministratore delegato Giorgio Furlani e il consigliere d’amministrazione Gerry Cardinale. Quest’ultimo viene indicato da RedBird come titolare effettivo, ma senza una maggioranza certificata.

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