Gianluca Vialli al Milan, il racconto di Sacchi: “Preferì restare in provincia”

L’ex tecnico dei rossoneri racconta alla Gazzetta dello Sport di quando tentò di convincere il bomber a trasferirsi in rossonero

Il mondo del calcio è ancora scosso per la scomparsa di Gianluca Vialli, che se ne è andato proprio ieri. L’ex bomber di Sampdoria e Juventus lottava da tempo con un tumore e si è spento all’età di 58 anni.

Sacchi Vialli
Sacchi racconta di quanto provò a convincere Vialli a venire al Milan – Milanlive.it

L’ex attaccante è stato tra i migliori centravanti del suo periodo e ha segnato valanghe di Gol in Serie A e non sono solo con le maglie dei blucerchiati e della Vecchia Signora. Eppure una volta ci fu anche la possibilità di un trasferimento al Milan. A raccontarlo è Arrigo Sacchi. L’ex tecnico rossonero lo ha conosciuto e ha scelto di raccontare tanti aspetti di lui in un pezzo sulla Gazzetta dello Sport. Fra i vari aneddoti raccontati c’è anche quello di quanto.

Queste le sue parole sull’episodio: “Di Gianluca, come giocatore, ho sempre avuto una stima immensa. Nella primavera del 1988, dopo aver vinto lo scudetto con il Milan, parlai con il presidente Berlusconi e gli chiesi di comprare Vialli. Non sapevamo come sarebbe stato il recupero di Van Basten dopo il lungo infortunio e volevamo costruire un a squadra con giocatori italiani”.

La proposta e il rifiuto

Il Milan in quegli anni era già al top in Italia e in Europa e ricevere una proposta di contratto dal Diavolo era davvero un grande onore. In pochi avrebbero avuto il coraggio di rifiutare un’occasione del genere.

Sacchi Vialli
Sacchi racconta di quanto provò a convincere Vialli a venire al Milan – Milanlive.it

Sacchi aggiunge: “Berlusconi era d’accordo e mi disse di procedere. Allora telefonai a Vialli e lo invitai a casa mia, a Fusignano, per una cena. L’appuntamento saltò, ma ci parlammo al telefono. Gianluca fu molto sincero. Era lusingato dall’offerta e ringraziava Berlusconi, però aggiunse: “Preferisco essere un protagonista in provincia che uno qualsiasi in città”.

Vialli era inamovibile e a nulla servirono i tentativi di Sacchi: “Tentai di convincerlo dicendogli che aveva tutto per essere un protagonista anche in città. E cominciai ad elencargli gli obiettivi, i progetti, i sogni. Niente, non ci fu nulla da fare. Lui scelse di restare alla Sampdoria, perché in quell’ambiente si sentiva in famiglia”. Alla fine Vialli in città ci andrà perché nel ’92 firma con la Juventus, dove gioca per quattro anni, per poi trasferirsi in Inghilterra. In Premier League ha vestito la maglia del Chelsea tre stagioni, dal ’96 al ’99.

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