Il mondo del calcio e dello sport piange la scomparsa di Gianluca Vialli, morto all’età di 58 anni dopo una lunga malattia. In carriera, l’ex attaccante di Sampdoria, Juventus e Chelsea ha vinto da calciatore, da dirigente e allenatore. Vi raccontiamo un retroscena che coinvolge anche il Milan
Una notizia che non avremmo mai voluto sentire quella della morte di Gianluca Vialli, avvenuta stamane, nel giorno dell’Epifania, a 58 anni.
Alla fine, purtroppo, la malattia con cui Vialli combatteva da cinque anni ha avuto il sopravvento, strappando alla vita uno dei simboli del calcio italiano, cresciuto nella sua Cremonese, campione d’Italia con le maglie di Sampdoria e Juventus, club quest’ultimo di cui è stato anche capitano alzando al cielo l’ultima Coppa Campioni vinta dai bianconeri nel 1996.
Una carriera, quella di Vialli, proseguita poi in Premier League con il Chelsea di cui è stato giocatore e allenatore, vincendo una Coppa delle Coppe. Dopo la lunga parentesi da opinionista a Telepiù e Sky, Vialli è diventato dirigente della Nazionale Italiana con la quale ha trionfato, da capo delegazione, all’Europeo 2020.
Lascia un ricordo indelebile di grande campione e persona apprezzata da tutti, un esempio per come ha affrontato e lottato contro una malattia infame e difficile da battere.
Vialli, quel retroscena sul Milan
Di seguito vogliamo raccontarvi un aneddoto su Gianluca Vialli, legato al Milan e, indirettamente ai trionfi dell’epoca berlusconiana.
Un affare di mercato mancato che ha cambiato la storia di quegli anni del club rossonero.
Silvio Berlusconi era appena arrivato alla presidenza del Milan con un obiettivo dichiarato: tornare a vincere e riportare i rossoneri, reduci da due retrocessioni in B, ai fasti di un tempo. Per farlo, dopo la parentesi Liedholm, si affida ad Arrigo Sacchi in panchina. Arrivano subito i primi rinforzi con, tra gli altri, Donadoni dall’Atalanta e Gullit dal Psv Eindhoven. Per rinforzare l’attacco, invece, si pensa a un giovane attaccante che si stava imponendo in Serie A con la maglia della Sampdoria, Gianluca Vialli.
Acquistato dal presidente Mantovani dalla Cremonese, nelle prime tre stagioni in blucerchiato, Vialli segna 33 gol, un bottino cospicuo che convince Berlusconi e Galliani. Comincia la trattativa con la Samp e si arriva a un principio di accordo. La scelta spetta al giocatore che rifiuta la proposta del Milan e decide di restare in blucerchiato, costringendo i rossoneri a ripiegare su altri obiettivi.
Una delusione per il presidente Berlusconi che, ad anni di distanza, ha rivelato: “Avevo sempre desiderato un Milan tutto italiano. A questo proposito avevo già una scrittura privata per il passaggio di Vialli al Milan con il presidente della Sampdoria Mantovani ma le cose non andarono così e quel sogno è svanito.”
Vialli, il rifiuto al Milan e la scelta di Galliani
Più volte Vialli ha raccontato del suo mancato approdo al Milan. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante ha spiegato di trovarsi troppo bene alla Sampdoria per accettare altre proposte: “Non mi sembrava bello lasciare, ero troppo coinvolto nel progetto. Alla Samp vivevo bene, ero pieno di amici. Si mangiava bene, sole, mare … Guardavo al Milan di Berlusconi con ammirazione ma ero troppo preso dalla Samp, la mia ragazza di allora…”
Il rifiuto di Vialli non cambia i piani del Milan che prosegue nella ricerca di un attaccante. Con uno dei suoi blitz, Galliani piazza un colpo pazzesco prendendo a un prezzo irrisorio per l’epoca un giovane attaccante olandese dall’Ajax, un certo Marco Van Basten che aveva già la fama del fuoriclasse.
Era l’estate 1987, una sliding doors incredibile per il Milan che, con l’olandese in attacco, vincerà tutto quello che c’era da vincere: 2 Coppe Campioni (cui andrebbe aggiunta anche quella del ’94 contro il Barcellona con Marco ancora in rosa nonostante l’infortunio), 2 Intercontinentali, 2 Supercoppe Europee, 4 Scudetti con Sacchi e Capello in panchina
Chissà come sarebbe andata con Vialli. Impossibile prevederlo. Una carriera quella di Gianluca comunque ricchissima di trionfi con la Sampdoria (1 Scudetto, 1 Coppa delle Coppe, 4 Coppe Italia; 1 Supercoppa Italiana con la finale di Coppa Campioni persa con il Barcellona a Wembley) e la Juventus (1 Champions, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Coppa Uefa e 1 Supercoppa Italiana). Un palmares notevole che non può far rimpiangere a Vialli il mancato trasferimento al Milan.
Quando era opinionista a Sky, durante un’intervista di Galliani , Vialli ci ha scherzato su, quando l’ex a.d. del Milan lo ha incalzato nuovamente ricordandogli l’episodio del 1987: “Lo dico sempre ai tifosi rossoneri, mi dovrebbero ringraziare. Se non avessi rifiutato, voi non avreste avuto quel fuoriclasse olandese.”
Addio Gianluca. Grazie di tutto, Campione…