Non ce l’ha fatta Gianluca Vialli. L’ex centravanti storico di Sampdoria e Juventus si è arreso alla malattia, con le sue condizioni di salute che si erano aggravate già nel finale del 2022.
Purtroppo il calcio italiano ed internazionale deve arrendersi ad un altro gravissimo lutto. La notizia è giunta pochi minuti fa: Gianluca Vialli non ce l’ha fatta. L’ex straordinario attaccante italiano è morto nella clinica di Londra dove si stava sottoponendo alle terapie.
Dopo le scomparse dolorose di Sinisa Mihajlovic e del campione brasiliano Pelé, il calcio piange un altro triste addio. Vialli, classe 1964, era malato purtroppo da diversi anni e non è riuscito a sconfiggere il tremendo ed insidioso male che lo affliggeva.
La notizia è stata lanciata per prima dal quotidiano ligure Il Secolo XIX, che ha rivelato come Gianluca Vialli si sia arreso alla malattia durante la scorsa notte. “Vialli se n’è andato, è scivolato via dalla vita dopo aver provato ancora una volta a resistere, a far stancare il compagno di viaggio indesiderato che – raccontava – “c’è e posso solo sperare che un giorno si stanchi, scenda e mi lasci proseguire il mio viaggio” – ha scritto in maniera commossa il cronista Claudio Mangini.
Addio a Gianluca Vialli, eroe dello Scudetto con la Samp
Una carriera sfolgorante quella di Vialli, nativo della provincia di Cremona ed esploso proprio con la squadra grigiorossa, come attaccante potente e dalle doti atletiche incredibili. Celebri infatti le sue realizzazioni in rovesciata, marchio di fabbrica di Luca.
Verrà sempre ricordato nel periodo alla Sampdoria, dove costituì con Roberto Mancini una coppia d’attacco formidabile, esplosiva e di qualità. Nel 1990-91 trascinarono al squadra blucerchiata, guidata dal compianto Vujadin Boskov, a vincere uno storico Scudetto, unico nella storia della Samp.
Vialli però fu eroe anche nella Juventus degli anni ’90, dove vinse uno Scudetto ma soprattutto la Champions League del 1996, in finale a Roma contro l’Ajax, sollevata con la fascia di capitano. Vialli era leader e prima punta di quella Juve vincente, che non riuscì mai a ripetere quell’impresa negli anni a seguire.
Poi il passaggio in Inghilterra, dove ha trovato nuova vitalità e una famiglia amorevole. Il Chelsea, gli ultimi trionfi, uno stile di vita più vicino al suo carattere.
Vialli è stato allenatore e dirigente, poi commentatore sportivo su Sky Sport. Nel 2017 la scoperta di un temibile tumore al pancreas, malattia che purtroppo lo ha segnato e lo ha maledettamente portato verso la fine. Non prima di aver gioito da protagonista alla vittoria di Euro 2020 come accompagnatore della Nazionale, al fianco dell’amico Mancio.
Il suo sorriso, la sua vitalità, la sua grande qualità calcistica. Doti che non scompariranno mai, anche dopo l’addio ad un grande personaggio come Luca Vialli.