Intervista a Geoffrey Moncada, capo dell’area scouting del Milan. Il giovane dirigente monegasco ha parlato dei canali preferenziali dove attingere per l’acquisto di giovani talenti.
Da ormai 4 anni a questa parte il Milan ha deciso di puntare su strategie ben precise di mercato. Dimenticatevi acquisti ultra-costosi di campioni sulla cresta dell’onda.
Per questioni di strategia e di bilancio, il Milan ha deciso di investire sui giovani talenti, italiani ed internazionali. Per farlo si sta avvalendo della cura e delle capacità di uno dei talent scout più bravi in circolazione.
Geoffrey Moncada, 33enne dirigente monegasco, una sorta di guru nel seguire calciatori in erba e scovare quei talenti di personalità e qualità che possono far svoltare una sessione di mercato a sorpresa.
Moncada, per spiegare il proprio metodo di lavoro ed i canali preferenziali che segue, ha risposto alle domande de L’Equipe. Il noto quotidiano sportivo francese si è esposto in particolare sul mercato francese.
“In Francia i club preferiscono far emergere i propri talenti piuttosto che vincere le competizioni giovanili. L’esempio della Coppa Gambardella è sorprendente: il torneo più importante a livello giovanile in Francia. Ma non ci sono sempre i grandi club e viene trasmessa in TV solo la finale. Mentre il campionato Primavera in Italia è tutto in diretta televisiva. C’è pressione. La Juventus, il Milan o l’Inter devono vincerlo, altrimenti vengono criticati dalla stampa. Nella Youth League di quest’anno, il Marsiglia è stato demolito ma nessuno lo ha criticato. Noi del Milan non abbiamo perso nemmeno una partita e ci hanno detto di aver dato una grande immagine al calcio italiano”.
Moncada ha poi parlato della preparazione dei giovani al calcio che conta: “Con questo tipo di metodo i giovani talenti francesi hanno meno paura. Non so se sono più talentuosi e pronti degli altri, ma di certo si sentono sicuri di giocare anche con i grandi. Mike Maignan per esempio non ha nessuna pressione, gioca e basta. E’ la nostra mentalità. In Italia invece se un giovane commette un errore in partita si fa subito passare per non pronto e viene lasciato in panchina“.
Il giovane talent-scout milanista ha anche rivelato le sue preferenze sul mercato: “Per lavoro e per il Milan viaggio molto e studio diverse situazioni. Devo dire che il mercato francese è quello più attraente, in ogni club c’è qualche giovane da vedere e valutare. I settori giovanili funzionano e le squadre di prima fascia fanno giocare subito i giovanissimi. Per esempio il Monaco ha acquistato calciatori internazionali come Boadu e Minamino, ma a giocare di più è il 17enne Seghir. Non vado matto per il mercato in Brasile: troppo costoso e con tante difficoltà di adattamento all’Europa“.