Vasquez arriva al Milan con tante motivazioni, non vuole essere una semplice meteora: ha grandi ambizioni per il suo futuro.
Il Milan ha sorpreso tutti comprando Devis Vasquez, 24enne portiere colombiano che quasi nessuno conosceva in Italia. Il reparto scouting lo ha osservato per un po’ di tempo e ha dato l’ok al suo acquisto.
Si tratta di un’operazione che alla società rossonera è costata meno di un milione di euro e che prevede un basso stipendio. L’impatto sul bilancio è minimo. Sarà interessante vedere che sviluppo di carriera avrà l’estremo difensore sudamericano, che dopo le visite mediche e la firma del contratto si è detto molto carico per questa nuova avventura.
In attesa che rientri Mike Maignan, sa di partire dietro a Ciprian Tatarusanu e Antonio Mirante nelle gerarchie, però ha voglia di guadagnarsi la fiducia di Stefano Pioli. Spera di sorprendere tutti, come ha sorpreso il fatto che il Diavolo lo abbia ingaggiato.
Vasquez in un’intervista concessa a Caracol Radio è tornato a commentare il suo trasferimento al Milan, spiegando che aveva anche altre opzioni: “Il mio agente mi ha spiegato che c’erano delle squadre interessate. Mi ha detto che erano Salernitana e Udinese. Un giorno mi ha chiamato per dirmi che non si poteva fare più nulla perché sarei andato al Milan. Sono rimasto senza parole, ero scioccato“.
Il portiere colombiano ha obiettivi importanti per il futuro e crede molto in sé stesso: “Voglio essere tra i primi cinque portieri della storia del Milan e della storia del calcio mondiale. Ho parlato con Paolo Maldini e sono consapevole di dovermi conquistare il posto da titolare. Mi piace tanto giocare con entrambi i piedi. Parlo molto con i compagni, è fondamentale“.
L’ex Club Guaranì spera di conquistare trofei prestigiosi con la maglia rossonera: “Mi piacerebbe vincere lo Scudetto e, ovviamente, anche la Champions League“.
Vasquez ha le idee chiare su quello che vuole. Sicuramente si impegnerà tanto per convincere mister Pioli a dargli un’occasione. Non sarà semplice, perché davanti ha portieri di maggiore esperienza e che inevitabilmente ora gli vengono preferiti.
Il colombiano non può fare altro che lavorare nel modo corretto e aspettare. I prossimi mesi a Milanello saranno comunque importanti per lui. Vedremo poi a fine stagione cosa succederà, se avrà la chance di rimanere o se la dirigenza magari lo cederà in prestito per farlo giocare con continuità e valorizzarlo.