L’ex campione brasiliano una volta raccontò l’aneddoto alla Gazzetta dello Sport e arrivò immediatamente la risposta del patron nerazzurro
Nella giornata di ieri è venuto a mancare la leggenda del calcio Pelè. L’ex campione si è arreso all’età di 82 anni, dopo aver combattuto al lungo con un tumore.
Sono stati numerosissimi i messaggi arrivati da tutto il mondo del calcio, a testimonianza dell’affetto infinito che c’era nei suoi confronti. Pelè ad oggi rimane l’unico calciatore di sempre ad esser riuscito a vincere ben tre campionati del mondo e ha messo a segno oltre 1200 gol. Il dibattito su chi fosse il migliore di sempre tra lui e Maradona è andato avanti per decenni e probabilmente proseguirà a lungo.
Anche il Milan ieri sera ha voluto omaggiare O Rei e lo ha fatto sul proprio profilo Twitter con una sua foto insieme a Giovanni Trapattoni e con una didascalia. “Siamo profondamente rattristati nell’apprendere che la leggenda del calcio Pelè è morto. – si legge nel messaggio –Permetteteci di trasmettere le nostre più sincere condoglianze ai suoi amici e familiari”.
Intanto tutti i giornali lo ricordano e tirano fuori alcuni aneddoti del suo passato. Uno di questi episodi riguarda anche il Milan, che è stato vicino al calciatore in un periodo della sua carriera.
Lo spiega la Gazzetta dello Sport, che riporta alla luce una sua intervista proprio alla rosea, nella quale confessò la cosa. “Avrei potuto venire a giocare anche nel Milan“. Gli intervistatori gli domandarono, per capire a quale momento facesse riferimento: “Sta parlando degli anni Sessanta, quando poi i rossoneri presero Amarildo che l’aveva sostituito nella Selecao nel Mondiale in Cile”. Lui confermò replicando “Certo, Amarildo…”.
Il titolo del giornale fece innervosire l’allora presidente dell’Inter Massimo Moratti, che intervenne subito il giorno dopo. “Quando ho letto del Milan sulla Gazzetta in effetti sono rimasto sorpreso. Può essere, per carità. Però di sicuro fu l’Inter il primo club europeo ad avere in mano quel campionissimo”.
Moratti, ferito nell’orgoglio, prese a raccontare la storia perché si sapesse quanto fossero stati anche i nerazzurri ad un passo da O Rei. “Ricordo perfettamente che avevamo preso Pelè per la stagione 1958-1959. Papà scattò subito e se lo assicurò, anticipando altre società interessate. Contratto regolare, firmato e solo da depositare. Ma appena la cosa fu orecchiata in Brasile, la gente si scatenò contro i dirigenti”.
Il racconto di Moratti arriva poi a precisare che fu il presidente del Santos che chiese di stracciare il contratto perché temeva per la sua incolumità. Una replica, quella del presidente nerazzurro, che testimoniava il desiderio di precisare chi era stato vicino all’acquisto del brasiliano per primo.
Tuttavia, nessun club europeo ebbe mai l’onore di far vestire a Pelè la propria maglia. La sua carriera infatti fu quasi tutta nel Santos, con due anni ai Ney York Cosmos a fine carriera.