Moggi ha parlato all’assemblea degli azionisti della Juventus: è tornato a menzionare Calciopoli facendo un chiaro riferimento al Milan.
Dopo lo scandalo Calciopoli del 2006, Luciano Moggi ha continuato a dichiararsi innocente. Ha sempre smentito il fatto che la Juventus avesse commesso delle irregolarità per ricevere favori in campo e ha contrattaccato, accusando altre società.
L’ex direttore generale bianconero non ha più potuto lavorare nel mondo del calcio, essendo stato radiato. Ha anche effettuato diversi ricorsi per provare a ribaltare l’esito dei vecchi processi. Comunque non ha fatto mancare le occasioni per ribadire di essere stato accusato e condannato ingiustamente.
L’ultima volta è successa stamattina, quando è intervenuto all’assemblea degli azionisti della Juventus in quanto detentore di azioni del club: “La leggenda che la Juve vince perché ruba è assurda. Ha sempre vinto sul campo. Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di aver trovato elementi nuovi, allora dovrebbe essere riaperta anche Calciopoli. È una ferita che non si è mai rimarginata. Siamo stati indicati colpevoli di cose che hanno fatto altri“.
Juventus, Moggi torna all’attacco su Calciopoli
Moggi si è presentato all’Allianz Stadium con una chiavetta usb dal contenuto importante, a suo avviso: “Qui c’è tutta Calciopoli, ogni intercettazione. C’è Carraro che dice di non aiutare la Juventus. Si sente Meani che dice all’arbitro dopo Milan-Chievo 1-0 ‘Guarda che ti ho fatto mettere 7 dalla Gazzetta, puoi andare gratis in Svizzera per un trapianto di capelli’“.
L’ex dg della Juventus ha messo insieme tutte le intercettazioni per cercare di dimostrare le colpe di altre società nello scandalo Calciopoli. Cita Leandro Meani, ex addetto agli arbitri del Milan, che è stato protagonista di alcune conversazioni telefoniche finite nell’inchiesta e che lo hanno portato ad essere condannato.
Anche Adriano Galliani venne condannato e lo stesso Milan subì una penalizzazione di punti nella classifica della Serie A 2005/2006 (-30 punti) e in quella 2006/2007 (-8 punti). Moggi ha sempre attaccato il Milan in questi anni, ma anche l’Inter che uscì prescritta e con uno Scudetto (2005/2006) da quella vicenda. L’ex dirigente continua a professare la sua innocenza.