La Procura federale ha riletto le carte e ha chiesto la revocazione della sentenza assolutiva dello scorso maggio per la Juventus e non solo
I prossimi giorni potrebbero portarci di fronte a un nuovo terremoto per il calcio italiano. La Procura federale infatti, dopo aver letto le carte dei pm di Torino, hanno chiesto la revocazione dell’assoluzione precedente.
Gli atti istruttori nell’ambito dell’inchiesta Prima sono stati messi al vaglio ed è stata quindi proposta la revocazione parziale della sentenza della Corte d’Appello. Quest’ultima aveva assolto lo scorso maggio la Juventus e anche altre dieci squadre nell’ambito del processo che riguardava le plusvalenze. Sono probabilmente emersi nuovi elementi, che hanno portato alla riapertura del caso.
Oltre ai bianconeri ci sono squadre come Sampdoria, Genoa, Parma, Pisa. Ma anche Empoli, Novara, Pescara e Pro Vercelli. Sono coinvolti anche ben 52 dirigenti delle stesse società sportive. Arriverà quindi la richiesta di condanna nel corso dell’udienza di discussione del ricorso di fronte alla Corte d’Appello. La Corte avrà a disposizione 30 giorni per convocare tale udienza.
Il caso era risuonato già qualche settimana fa con le forti accuse nei confronti della Juve. La questione ha assunto grande rilievo anche per via delle dimissioni date dall’intero Cda del club bianconero.
Plusvalenze sovrastimolate, la Procura non si ferma
La notizia per certi versi può essere una sorpresa perché recentemente era sembrato di capire che le irregolarità sulle plusvalenze fossero difficili a imputare. Questo in quanto non c’era una norma precisa che regolasse il reale valore dei calciatori.
Eppure la situazione al momento è la seguente e le suddette società tornano a tremare. Ma quali sono le contestazioni dei pm torinesi? Questi ultimi hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente bianconero Andrea Agnelli e altre dirigenti. L’accusa è di false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza e fatturazioni fittizie. Ci si è concentrati sullo scambio dei calciatori senza passaggio di denaro, ma anche sulle manovre degli stipendi.
Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, secondo i magistrati la Juventus avrebbe sovrastimolato le plusvalenze per un totale di 155 milioni di euro tra la stagione 2018-2019 e quella 2019-2020. La notizia arriva, riportata direttamente sul sito della FIGC, ci dice anche che “la Procura si è attivata per ulteriori e nuove condotte disciplinarmente rilevanti rispetto a quelle per le quali ha già esercitato l’azione disciplinare dinanzi agli Organi di Giustizia Sportiva nell’ambito dell’indagine plusvalenze per la stagione 2021-2022”.