Figuraccia a livello internazionale per Marcelo Brozovic. Il centrocampista dell’Inter e della Nazionale croata è stato immortalato mentre cantava un coro certamente non proprio idilliaco.
Non sempre i calciatori, anche se professionisti di livello internazionale, agiscono in maniera positiva e brillante quando sono fuori dai campi da gioco.
Gesti, dichiarazioni e prese di posizione sono spesso al centro di polemiche e critiche. In particolar modo quanto viene fuori qualche ragione politica che potrebbe essere mal interpretata o mal vista dai tifosi.
È ciò che sta capitando in queste ore a Marcelo Brozovic. Il centrocampista dell’Inter e della Nazionale croata è finito al centro delle polemiche per un gesto, chissà se volontario e consapevole, accaduto durante i festeggiamenti post-Mondiale.
Brozovic, Lovren ed il coro che richiama al nazismo
La Croazia ha concluso il Mondiale 2022 in Qatar con un onorevole terzo posto. La soddisfazione di eliminare il Brasile ai quarti, per poi perdere con i futuri campioni dell’Argentina e conquistarsi infine il podio superando il Marocco.
Durante i festeggiamenti in Croazia, i calciatori della Nazionale sono stati immortalati tra canti, cori e celebrazioni meritate. Ma non è sfuggito il gesto canoro di due elementi in particolare: il già citato interista Brozovic e il connazionale Dejan Lovren.
I due sono stati ripresi ad intonare il motto “Za Dom Spremni”. Si tratta di una parola d’ordine usata dagli Ustascia, collaboratori dei Nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e generalmente equiparato al “Sieg Heil” nazista. L’episodio è avvenuto a Zagabria nel locale di proprietà di Brozovic stesso.
This is former @LFC defender Dejan Lovren & @intermilan player Marcelo Brozovic singing ‘Za Dom Spremni’ (For homeland – ready).
It’s a salute used during World War II by the Croatian fascist Ustaše movement. It was the Ustaše equivalent of the Nazi salute “Sieg heil”. https://t.co/tkoz4RjWmJ pic.twitter.com/xzGvh0wQjq
— Smajo Bešo (@SmajoBeso) December 19, 2022
La citazione è dovuta ad un brano della band Thompson, gruppo croato guidato dal cantante Marko Perkovic, in cui viene citato il motto di ampio richiamo neonazista. Non proprio una bella figura per Brozovic ed i suoi compagni, finiti ovviamente nell’occhio del ciclone. Chissà se verranno anche indagati per questa manifestazione simil-politica.