Milan, l’agente “bacchetta” l’operato dei rossoneri sul giovane talento. “Con lui non si è avuto pazienza”.
Vestire una maglia pesante come quella del Milan e giocare nel campionato italiano non è sempre semplice. Alcuni giocatori riescono subito ad avere un impatto forte e convincente, altri mostrano qualche problema di adattamento, trovando una certa difficoltà nel riuscire a calarsi in una realtà così prestigiosa e ricca di pressioni.
Sono tantissimi i giocatori che, una volta arrivati al Milan, faticano a trovare spazio in rossonero e ad emergere. Alcuni, ultimo caso Sandro Tonali, dopo un periodo di ambientamento riescono a trovare la loro dimensione e ad imporsi in rossonero. Altri, invece, non riescono a trovare la fiducia della dirigenza e dopo avere “fallito” l’ambientamento in rossonero cercano fortuna altrove. Alcuni di questi, riuscendoci anche con una buona fortuna.
A quest’ultima categoria appartiene anche Lucas Paquetà, arrivato in rossoneri nel 2019 senza lasciare troppo il segno. Solo 36 presenze e un gol con la maglia del Milan per il calciatore brasiliano, acquistato dal Flamengo e presentato come il prossimo talento del calcio brasiliano.
Al Milan, Paquetà non riscirà mai ad esplodere, ma con il suo passaggio al Lione nel 2020, l’attuale centrocampista del West Ham ha alzato di gran lunga il suo rendimento tanto da entrare stabilmente nel giro della nazionale brasiliana.
Ai microfoni di calciomercato.it, trasmissione in onda su TVPlay, è intervenuto l’agente Lodovico Spinosi. Tra i tanti argomenti trattati c’è stata anche la difficoltà del calcio italiano nell’inserire e trovare nuovi talenti. Le cause sono davvero molteplici: minore disponibilità economica rispetto al passato, tanti paletti dal punto di vista finanziario. Cose che si possono affrontare solo con tanta abilità e competenza. “Se non abbiamo minimo di coraggio, lavorando su scouting e assumendo dei rischi…”
La bravura degli scout secondo l’agente non sarebbe un problema. In Italia si hanno bravissimi osservatori. “Il problema è quando bisogna definire le operazioni. Manca coraggio” ha accusato. In Italia si preferirebbero giocatori di esperienza. “Da noi al Mondiale avrebbero giocato Bonucci e Chiellini. Per carità, hanno fatto la storia.. ma la Francia ha tre rose, la Germania lavora con classe 2003 e 2004. Lavorano entrambe in prospettiva”.
In questo discorso della “poca pazienza” del calcio italiano e della difficoltà per un giovane di trovare spazio in un grande club è esempio proprio Paquetà. Ieri “pacco” secondo molti tifosi rossoneri, oggi nelle rotazioni di una delle nazionali più importanti al mondo.
Sul brasiliano, secondo Spinosi è stato fatto un grave errore di valutazione e di “fretta”. “Non c’è stata pazienza. Secondo me nel Milan oggi ci poteva stare”. Certo, all’epoca era un altro Milan. Chissà se oggi, come dice spinosi, il futuro rossonero del brasiliano sarebbe potuto essere differente.