Calcio in lutto per la scomparsa del giornalista Mario Sconcerti. Il mondo del pallone saluta una delle sue firme più illustri
Grave lutto nel mondo del calcio. Il giornalista Mario Sconcerti è scomparso all’età di 74 anni. Tutto il mondo del pallone si unisce nel cordoglio, in ricordo di uno dei suoi opinionisti e delle sue firme più chiacchierate.
Sono giorni di grande dolore per gli appassionati di calcio. Dopo la dolorosa scomparsa di Sinisa Mihajlovic, la Serie A perde un altro dei suoi pezzi da novanta a poche ore di distanza. Questa volta si tratta di un esponente di spicco fuori dal rettangolo di gioco. Il giornalista ed opinionista Mario Sconcerti è morto quest’oggi. Da giorni era ricoverato a Roma, al Policlinico di Tor Vergata, prima della brutta notizia.
Mario Sconcerti, una vita al servizio del calcio: dagli inizi da giornalista a Firenze sino al ruolo di dirigente
Ora amato, ora contestato…certamente mai banale: Sconcerti è stato una delle firme più rappresentative del calcio italiano degli ultimi anni. Il giornalista fiorentino è stato direttore di importanti testate come Il Secolo XIX e il Corriere dello Sport – Stadio (dal quale, nella sede di Firenze, ha iniziato la sua carriera da giornalista). Ha collaborato anche con Repubblica, alla fine degli anni 70, e con la Gazzetta dello Sport, della quale è stato vicedirettore durante la direzione di Cannavò. Sino a qualche giorno prima della sua morte, ha collaborato con il Corriere della Sera come editorialista e una delle firme di punta. Negli ultimi anni si è dedicato molto anche alla televisione. E’ stato infatti pungente opinionista e commentatore di diverse trasmissioni tv sulle reti Stream TV, Sky Sport, e Rai.
Nel suo curriculum per quanto riguarda la Serie A anche l’esperienza “sul campo” come dirigente della Fiorentina, suo amore mai troppo nascosto. Da direttore generale dei viola, incarico che assunse nel 2000, lanciò la carriera da Allenatore di Roberto Mancini, scontrandosi addirittura con l’Associazione degli allenatori per perorare la causa del tecnico. Mancini non aveva infatti ancora il tesserino da allenatore di prima categoria, che abilita all’allenamento di Serie A, e anche grazie al lavoro di Sconcerti ottenne il via libera ad allenare i viola da Gianni Petrucci, allora commissario straordinario della Federcalcio.
Mario Sconcerti, il saluto del Milan: “Resterà sempre con tutti noi”
Per il mondo del calcio è stato un grande onore essere raccontato da Mario Sconcerti. Commozione per la sua scomparsa e grande vicinanza alla famiglia nel momento del lutto. Il suo amore per lo sport resterà sempre con tutti noi. pic.twitter.com/ludVCcLrmk
— AC Milan (@acmilan) December 17, 2022
Non sono mancati, ovviamente, i tanti messaggi di commiato e affettuoso saluto da parte di società ed esponenti del mondo del calcio. Tra questi non poteva ovviamente mancare il Milan, che ha voluto salutare Sconcerti sui propri canali ufficiali con un toccante post. “Per il mondo del calcio è stato un grande onore essere raccontato da Mario Sconcerti” scrive il club rossonero nella nota “Commozione per la sua scomparsa e grande vicinanza alla famiglia nel momento del lutto. Il suo amore per lo sport resterà sempre con tutti noi”.