Spunta una rivelazione davvero clamorosa di qualche tempo fa sul mercato del Milan. I rossoneri avevano in pugno un importante centravanti, un’operazione anche molto onerosa che però si è spenta in extremis.
Il calciomercato è materia molto variegata. Ogni tanto spuntano infatti rivelazioni, indiscrezioni e retroscena che in pochi avrebbero immaginato, neanche i più esperti del settore ed i personaggi maggiormente informati.
Il Milan non è esente da questa pratica. Molte volte abbiamo riportato notizie post-datate di operazioni di mercato, sia in entrata che in uscita, saltate per via di una firma mancata, di un dettaglio contrattuale non risolto.
L’ultima rivelazione ha del clamoroso anche se risale a qualche anno fa. Arriva la conferma su un’operazione che il Milan aveva praticamente concluso, un innesto che avrebbe fatto chiacchierare e discutere ma che probabilmente avrebbe impreziosito il reparto offensivo, allora non così brillante e determinante.
La confessione di Petrachi: “Avevo venduto Belotti al Milan”
Tale indiscrezione risale all’estate 2018. Da poco si era insediata la proprietà Elliott Management in rossonero ed i dirigenti chiamati a risollevare la situazione del Milan furono Paolo Maldini ed il brasiliano Leonardo.
A rivelare il tutto è stato Gianluca Petrachi, direttore sportivo che ha lavorato in club come Torino e Roma. Il dirigente, intervenuto a Sportitalia, ha riportato alla luce un’operazione impostata dal Milan con il club granata in cui all’epoca lavorava.
“Nell’estate del 2018 avevamo impostato un’operazione clamorosa. Avevo venduto Belotti al Milan per 55 milioni più 3 di bonus, era praticamente tutto fatto. Al suo posto avevo già bloccato Duvan Zapata dalla Sampdoria, il ragazzo aveva accettato e stavamo solo aspettando che si chiudesse il cerchio. Però poi il grande capo (Cairo ndr) ha fatto un passo indietro e non ha dato il via libera”.
Petrachi dunque fa capire che il Milan aveva davvero in pugno Belotti, all’epoca considerato uno degli attaccanti più in voga e letali della Serie A. L’operazione tra i rossoneri ed il Toro però non andò a buon fine, presumibilmente perché il presidente Urbano Cairo non volle separarsi da quello che all’epoca era un simbolo granata, neanche per 55 milioni di offerta.
Già l’anno prima, nel 2017, il Milan allora guidato da Yonghong Li e dal duo dirigenziale Fassone-Mirabelli tentò a più riprese l’ingaggio di Belotti, ma senza mai accontentare le richieste di Cairo. Evidentemente il matrimonio non s’ebbe da fare.
Milan, dall’affare Belotti saltato all’arrivo di Higuain
Il resto è storia. Nell’estate 2018 il Milan era alla ricerca di una punta a tutti i costi. Dopo aver visto sfumare l’affare Belotti, Maldini e Leonardo riuscirono ad imbastire una maxi-operazione con la Juventus.
Gonzalo Higuain fu ceduto in prestito ai rossoneri, oltre allo scambio alla pari tra Bonucci (tornato a Torino) e Caldara. Un affare che inizialmente fu ampiamente elogiato dai tifosi e dagli addetti ai lavori. Ma sul campo si rivelò un’operazione totalmente disastrosa per il Milan, visto il rendimento pessimo del ‘Pipita’ e i ripetuti infortuni di Caldara.