Milan e Inter hanno ricevuto delle richieste specifiche riguardanti il progetto stadio: devono apportare alcune modifiche.
L’iter per la realizzazione in zona San Siro del nuovo stadio di Milan e Inter è ancora lungo. Dopo aver affrontato il dibattito pubblico, adesso ci sono altri step da superare per giungere al traguardo.
I club hanno tuttora la priorità di costruire l’opera nell’area dove oggi sorge il Giuseppe Meazza, ma si stanno scontrando con tanti ostacoli. Se il sindaco Giuseppe Sala non vuole correre il rischio che le squadre lascino Milano, ci sono diversi altri soggetti a cui ciò non sembra interessare molto e insistono su una ristrutturazione dell’attuale impianto sportivo. Essa, però, non è nei piani delle società.
Milan e Inter stanno valutando anche altre opzioni, una di queste è il trasferimento a Sesto San Giovanni. L’area ex Falck è stata già visitata da Gerry Cardinale, nuovo proprietario del Diavolo. Il sindaco Roberto Di Stefano spera che si muova qualcosa nei prossimi mesi, sarebbe felice di accogliere almeno una delle due squadre nel suo comune. Infatti, non va escluso che ciascuna vada per la propria strada se naufragasse il progetto su San Siro.
Oggi La Repubblica spiega che i consiglieri comunali del Partito Democratico e di tutta la maggioranza stanno preparando un ordine del giorno per mettere nero su bianco alcuni paletti sull’operazione stadio. Lunedì c’è stato un incontro tra il Comune, i club e Andrea Pillon (coordinatore del dibattito pubblico) per discutere di alcuni nodi.
Il quotidiano nazionale riporta quelle che sono le richieste avanzate a Milan e Inter:
Non manca chi vorrebbe che un ente terzo si occupasse di fare un’analisi costi-benefici di una ristrutturazione del Giuseppe Meazza, nonostante le squadre abbiano escluso di voler valutare di restare nell’attuale arena.
Nel Consiglio Comunale il fronte di consiglieri della maggioranza contrari al nuovo stadio è abbastanza saldo. C’è un po’ di preoccupazione sull’esito della vicenda, bisogna prepararsi a ogni scenario. E soprattutto il Milan si sta preparando a un piano B.
La Repubblica spiega che il club rossonero sta seriamente valutando Sesto San Giovanni. Per le aree ex Falck vanno avanti gli incontri con i dirigenti del colosso americano Hines, che lì sta portando avanti la sua maxi rigenerazione urbana e che potrebbe occuparsi anche di costruire il nuovo stadio. Un’altra opzione è San Donato Milanese.
Il Milan considera la possibilità di fare un impianto da solo e bisognerà vedere cosa deciderà di fare l’Inter. I nerazzurri potrebbero anche rimanere a San Siro, però in questo momento non c’è un piano per ristrutturare il Giuseppe Meazza.