Il Giornale fa una rivelazione fondamentale sui Mondiali. La presenza dei giocatori in Qatar ha fruttato un bel compenso ai club interessati!
Attorno ai Mondiali in Qatar c’è inevitabilmente un grosso giro di soldi. Come sempre, d’altronde. Una manifestazione sportiva così importante, la più importante aggiungeremmo, porta inevitabilmente ricchezze al paese ospitante e alla sua economia. E’ indubbio che la disputa della competizione in Qatar abbia creato numerosissime polemiche soprattutto per una questione economica e sociale, ma il paese arabo sta approfittando enormemente di tale vetrina per ritagliarsi una grande fetta di spazio all’interno del mondo del calcio.
Questa edizione dei Mondiali è la più assurda di sempre, senza dubbio. La sua collocazione geografica e la sua collocazione in inverno hanno sollevato un certo dissenso. A prendersi le peggiori conseguenze sono stati sicuramente i club, che obbligati a fermarsi per una lunga pausa, interrompendo la corsa nei campionati, hanno dovuto lasciar partire diversi giocatori. Un fatto obbligato appunto, ma i primi svantaggi si sono visti sul campo. Tanti gli infortunati ai Mondiali, alcuni molto gravi, che sono tornati dunque ai loro club indisponibili.
Dei danni importanti per le società dunque, costretti a prestare i loro giocatori col rischio di ritrovarli impossibilitati. Ma la FIFA ha trovato il modo per “compensare” a questi ed altri intoppi.
Mondiali, c’è un ritorno economico per i club
Come informa il quotidiano il Giornale, dal 2010 è stato introdotto il contributo compensativo nell’ambito dei Mondiali. Di cosa parliamo? Dopo anni di tensioni tra i club e le Nazionali, la FIFA ha introdotto il contributo per far fronte ai costi sempre maggiori di investimento sul capitale umano da parte delle società. Queste, infatti, tra cartellini e stipendi, erano costrette prima del Mondiale sudafricano a concedere a titolo gratuito i propri giocatori alle Nazionali. Incrociando appunto le dita su eventuali infortuni.
Il forte dissenso in questo senso ha portato la FIFA ad introdurre il contribuito compensativo. Il tutto si traduce col fatto che per i Mondiali i club guadagnano 10 mila dollari al giorno per ogni giocatori prestato alla rispettiva Nazionale. E non viene fatta alcuna differenza tra i professionisti chiamati in causa. Cheddira fa percepire al Bari quanto Mbappè al Paris Saint Germain. Sempre di 10 mila dollari al giorno si tratta!
Insomma, un guadagno enorme se pensiamo a quei club che per la competizione lasciano partire 10-15 giocatori. E’ già stata fatta una prima stima delle società che più guadagneranno dal contribuito compensativo dei Mondiali in corso. C’è solo un’italiana nella top ten!
Manchester City, l’altra faccia del Mondiale
Il Giornale fa sapere che il club che più ha guadagnato dal Mondiale è il Manchester City. Il club inglese ha infatti prestato ben 16 dei suoi giocatori alle rispettive Nazionali, assicurandosi un compenso di 4 milioni e 270 mila dollari. Nella top ten presenti anche Bayern Monaco e Barcellona, che hanno però pagato la precoce eliminazione dalla competizione.
Prima i tedeschi, poi gli spagnoli per mano del Marocco. Ma c’è anche un’italiana tra i dieci club ad aver guadagnato di più dal Mondiale. Si tratta della Juventus, che ha ricevuto un compenso di più di 3 milioni di dollari. Somme niente male, se ci pensiamo. Al nono posto, sopra i bianconeri, il Paris Saint Germain, con un guadagno simile.
Per quanto concerne il Milan, ha portato ai Mondiali ben sette giocatori. Ma attualmente ne sono rimasti solo due in corsa, Theo Hernandez e Olivier Giroud. L’attaccante e il terzino dovranno disputare domani la semifinale contro il Marocco, ma rappresentano sicuramente le presenze ai Mondiali che più hanno fruttato guadagni al Milan.