Il presidente del Milan spiega le motivazioni della mancata ristrutturazione di San Siro e annuncia novità sul nuovo stadio
Il Milan ieri è partito per il ritiro a Dubai con lo scopo di preparare al meglio la seconda parte di stagione, che comincerà con l’inizio del 2023, e nella tournée araba disputerà anche due amichevoli di lusso con Arsenal e Liverpool.
Per questa occasione il presidente dei rossoneri, Paolo Scaroni, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gulf News, soffermandosi proprio sul luogo del ritiro: “La gente ama il calcio negli Emirati Arabi Uniti e qui abbiamo molti fan del club e vogliamo far parte di questo grande amore che proviamo. Passo molto tempo a fare selfie con persone che non conosco e questo significa che riconoscono il presidente del Milan!”.
Una delle tematiche centrali che deve affrontare la società in questi tempi rimane certamente quella del nuovo stadio e Scaroni ha detto molte cose interessanti a riguardo. Il tipo di impianto e la capienza massima è uno degli aspetti sul quale si è concentrato, oltre che sulla funzione fondamentale della struttura per i ricavi. Queste sono state le sue dichiarazioni:
“Non raggiungiamo mai la capienza di 80mila persone a San Siro: al massimo riusciamo ad arrivare a 75mila. Per cui il nuovo stadio sarà intorno ai 70mila posti perché vogliamo che sia pieno e che sia un impianto molto efficiente, quindi l’idea è di ridurre un po’ la capienza. Avere uno stadio moderno è fondamentale per la crescita e l’evoluzione del club. Dobbiamo colmare il gap tra la Serie A e i maggiori campionati europei”.
Exclusive: Dubai is very important for us, says AC Milan president Paolo Scaroni. Serie A champs face #Arsenal , #Liverpool in Dubai Super Cup this week, chairman aims to help grow club in Middle East.@imrantransam78 @gulf_news #dubai #acmilan @acmilan https://t.co/pKvodltOdg
— Gulf News Sport (@GulfNewsSport) December 11, 2022
Scaroni sulla mancata ristrutturazione di San Siro
Scaroni ha fatto inoltre chiarezza su San Siro e sulla mancata ristrutturazione dello storico impianto, spiegando le reali motivazioni della scelta e le problematiche che vi si celavano dietro. La questione ha tenuto banco per tantissimi mesi con lo scontro con il sindaco Giuseppe Sala, che avrebbe preferito non sprecare uno stadio come San Siro, le cui funzioni ora si ridurrebbero al minimo.
“Non siamo riusciti a ricostruire San Siro perché con due squadre che giocano lì, entrambe in Champions League, ci sono troppe partite considerare. Anche lo stadio richiederebbe un’importante ristrutturazione e questo sarebbe molto difficile. Non c’è uno stadio con una capienza decente in cui possiamo trascorrere un po’ di tempo mentre ricostruiscono San Siro. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di un nuovo stadio”.
Decisione presa dunque per una delle questioni più importanti che ruota in casa Milan ormai da anni. Lo stadio è un passo fondamentale per il Diavolo e permetterebbe di alzare ulteriormente l’asticella. Il tutto mentre la squadra di Pioli torna a focalizzarsi sul campo, tenendo sempre a mente gli obiettivi del campionato e della Champions, come sottolineato anche da Scaroni: “Affronteremo Arsenal e Liverpool, che saranno due test interessanti considerando che giocheremo contro una squadra inglese in Champions League”.