Si parla ancora del tanto agognato rinnovo di Rafael Leao, l’attaccante portoghese del Milan che è in scadenza di contratto nel 2024.
Il Milan continua a lavorare sotto banco per un’operazione tanto voluta quanto difficile. Vale a dire il rinnovo di contratto di uno dei suoi migliori calciatori a disposizione.
Ovviamente ci riferiamo a Rafael Leao. Contratto in scadenza a giugno 2024, sirene estere molto importanti ed attraenti, ma anche la voglia di blindarlo a lungo per non perdere il suo enorme talento.
A fare il punto della situazione ed a rassicurare l’ambiente Milan, c’ha pensato ieri Stefano Pioli. Nella lunga chiacchierata a Sky Sport ha avuto modo e tempo di parlare anche del futuro del portoghese.
Le sue parole sono molto ottimistiche: “Su Rafa Leao sono sicuro di due cose: lui sta bene con noi, perché lo vedo e lo percepisco in allenamento. Inoltre lui e Maldini stanno dialogando sul rinnovo. Mi aspetto buone notizie. Voglio bene a Rafa, il suo percorso qui al Milan non è ancora finito, ha ancora tanto da dare ed imparare. Si trova bene con i compagni, vive bene a Milano, le premesse ci sono”.
In questi giorni Leao è impegnato al Mondiale 2022 in Qatar con il Portogallo, una delle squadre maggiormente quotate alla vittoria finale. Pioli commenta così il suo andamento.
“Ho chiesto ai giocatori al Mondiale di chiamarmi al termine di ogni partita per dirmi come stanno. Il Portogallo è forte, ha una rosa di livello e non giudico i minuti concessi a Rafa. Il primo anno l’ho punzecchiato, ma avevo in testa che tipo di giocatore fosse. Ha una tecnica enorme, anche se ha bisogno di tempo per ambientarsi e mettersi in moto. Un campione? gli manca ancora un salto per diventarlo”.
Le sue caratteristiche tecniche: “Nell’uno contro uno è difficile da prendere, ma a volte tende ad accentrarsi troppo. I giocatori come Leao devono stare vicini all’area di rigore, anche se lui potrebbe giocare ovunque. Deve divantare incisivo in zona gol, ha talento e deve avere anche la libertà giusta in attacco. Io gli chiedo di chiudere di più sul secondo palo, impattare di più e ragionare da attaccante”.