Iran, la rivelazione a TV Play: “L’arresto metterà pressione”

La notizia dell’arresto dell’ex compagno dei giocatori della nazionale iraniana non mette tranquillità alla squadra

In casa Iran c’è una notizia che ha messo un po’ di inquietudine, ovvero l’arresto del calciatore Voria Ghafouri, che fino a qualche anno fa giocava anche in nazionale. Una situazione che però può incidere anche sulla squadra che è al Mondiale. Lo sostiene l’esperto di calcio iraniano, Saman Javadi, che è intervenuto ai microfoni di calciomercao.it nella trasmissione in onda su TV Play, spiegando l’accaduto e commentandolo in ottica Mondiale.

Queste le sue parole: “Ghafouri ha preso una posizione netta contro il Governo sulla ribellione. Non era la prima volta. Non fu più convocato in nazionale perché aveva criticato l’ex ministro degli esteri. E’ un giocatore che ha partecipato a diverse competizioni a livello internazionale ed è conosciuto anche dal ct della nazionale italiana e dai giocatori. Questa notizia, state sicuri, è già arrivata in ritiro in Qatar, e influirà sulla gara che dovranno giocare contro il Galles”.

Javadi ha poi aggiunto: “I giocatori sono tutti sotto pressione. Qualche giorno prima dell’inizio del Mondiale è stata pubblicata un’intervista fatta alla mamma di Taremi. Hanno raccontato la sua vita, fatto nome e cognome. Non credo che questo abbia fatto piacere al giocatore: credo che questa cosa lo abbia stressato. Non aver cantato l’inno non è motivo per essere arrestati. Loro sono stati sotto pressione anche dall’esterno per no partecipare ai Mondiali”.

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