Altre problematiche sul nuovo stadio di Milan e Inter: il futuro stadio di San Siro potrebbe avere delle falle finora non considerate.
Una vera odissea quella che sta vivendo il progetto di Milan ed Inter di costruire un nuovo stadio a San Siro. L’idea dei club, ormai da circa tre anni, è quella di abbattere il vecchio Giuseppe Meazza e ricostruirlo da zero.
Finora le buone intenzioni del Comune non hanno portato a nulla di concreto e realistico, scontrandosi anche con chi considera un nuovo San Siro come una struttura deficitaria, poco rispettosa sia della tradizione che della cittadinanza.
Nelle ultime ore è arrivato un esimio parere sul progetto che rischia di complicare ulteriormente il via libera alla costruzione dell’impianto. Le parole dell’architetto Stefano Boeri, simbolo dello stile milanese, hanno spiazzato in tanti.
Intervenuto a margine del convegno “Italia – Direzione Nord“, l’architetto Boeri, padre del noto Bosco Verticale a Milano, ha voluto dire la sua sullo stadio progettato da Populous.
“Spostando il tunnel Patroclo che passa sotto San Siro e che andrà comunque rimesso a posto, si riesce a mettere lo stadio in una posizione secondo me più intelligente di quella scelta dai progetti vincitori, che sono in qualche modo decisioni che hanno messo lo stadio troppo vicino alle residenze ed agli edifici popolari. Questo per me è un problema”.
Stefano Boeri ha proposto un’alternativa a La Cattedrale, disegnando quasi per diletto lo Stadio Bosco, ovvero un impianto circondato dal verde e contornato nella struttura di piante e alberi: “Il progetto l’avevo presentato soprattutto per dire che si può fare di meglio usando il progetto vincitore. Chiaramente è una gara, quindi il vincitore va rispettato. Che poi ci sia un problema complessivo di ripensamento su quell’area è un rischio”.
Chissà se un personaggio esimio nella cultura milanese come Boeri verrà ascoltato oppure se Milan ed Inter continueranno sulla falsa riga dell’ipotesi Populous. Intanto si aspetta sempre il via libera dal Comune.