Il Milan chiuderà l’anno solare 2022 con un’altra emergenza infortuni sulla fascia destra. La soluzione di Pioli è straordinaria.
Un 2022 da ricordare per il Milan. In questa spettacolare annata la squadra rossonera è riuscita a vincere lo Scudetto, dopo undici anni all’ultima volta, ed a superare la fase a gironi di Champions League.
Manca però un tassello per chiudere bene: tornare alla vittoria in campionato contro la Fiorentina, nel match di questo pomeriggio a San Siro che chiuderà l’annata visto l’imminente inizio dei Mondiali in Qatar.
Stefano Pioli ha le idee abbastanza chiare sulla formazione. Già risaputa l’idea di lanciare un motivatissimo Malick Thiaw al centro della difesa, dando riposo a Simon Kjaer. Ma c’è un’altra emergenza che il tecnico deve fronteggiare.
Messias e Saelemaekers out: Pioli sceglie la soluzione anti-Juve
L’emergenza è sulla corsia destra. I due esterni offensivi del Milan sono infatti entrambi infortunati: Alexis Saelemaekers ha provato a rientrare last-minute per la Nazionale belga, ma ha ottenuto solo una convocazione nella lista B.
Fuori anche Junior Messias, fermatosi venerdì per risentimento muscolare. Il brasiliano sarà solo in tribuna questo pomeriggio. Pioli dunque dovrà lanciare una soluzione straordinaria contro la Fiorentina.
La scelta ricadrà su Brahim Diaz. Il fantasista spagnolo, reduce da un’ottima prima parte di stagione, verrà nuovamente slittato sulla destra, nella linea dei tre trequartisti alle spalle di bomber Giroud.
Il 10 rossonero ha già giocato in questa posizione più ibrida, largo a destra in partenza ma con possibilità di accentrarsi per andare al tiro o giocare maggiormente tra le linee. In Milan-Juventus la sua posizione dinamica ha per l’appunto messo in crisi la difesa bianconera, con tanto di eurogol segnato da Brahim stesso.
Diaz a destra, Leao come al solito largo a sinistra e Krunic come jolly a fare il trequartista incursore in posizione più centrale. Ma nel corso della gara odierna il bosniaco potrebbe anche scambiarsi postazione con Diaz e stare lui più largo a coprire in fase di non possesso. Insomma, una scelta dinamica e meno prevedibile del solito.